“La risposta che l’Assessore Fava ha dato all’interrogazione che ho presentato in consiglio ritengo che sia inadeguata". Lo dice il consigliere Alessandro Sala, in merito all'interrogazione presentata lo scorso 16 giugno, nella quale chiedeva all'assessore di esporre le motivazioni del ritardo nel recepimento della modifica normativa intervenuta lo scorso novembre 2015, all'art. 26, comma 5-bis, lettera b-bis, della legge regionale n. 26 del 1993 nella gestione della Banca dati regionale dei richiami vivi.
"Dopo otto mesi che abbiamo approvato la legge sulla banca dati dei richiami vivi per uccelli di allevamento ad oggi un cacciatore si trova impossibilitato ad accedere alla banca dati, peraltro problema segnalato più volte in questi mesi. Scaricare la colpa a Lombardia Informatica significa non prendersi le responsabilità, caro Assessore per me è una barzelletta! I cacciatori senza scuse hanno pagato la tassa regionale, senza ritardi e senza fiatare. A loro vanno date risposte concrete e fatti senza troppe parole. Ricordo,” ha concluso Sala, “che nella banca dati per i richiami di allevamento va indicato come previsto dalla normativa la quantità totale dei richiami allevati e non più il numero dell’anellino applicato alla zampa”.