A distanza di un anno e mezzo dall’uscita del suo Cd musicale “I Cieli di Ottobre”, il primo disco nella storia della musica italiana completamente dedicato alle emozioni della caccia e in particolare della caccia al colombaccio, sabato 25 giugno Graziano Giovanetti ha tenuto il primo concerto di presentazione del suo lavoro nella suggestiva cornice del chiostro dell’antico Palazzo Pretorio di Terra del Sole (Forlì) in occasione del ventennale della fondazione del “Club de Clumbaz”. La redazione di Bighunter.it, che ha promosso l’uscita del disco ritenendolo un interessante e nuovo veicolo di comunicazione per raccontare la caccia, ha raggiunto telefonicamente il cantautore romagnolo per porgli alcune domande.
Allora Giovanetti, che riscontro ha avuto il suo disco?
Diciamo che la musica nell’ambito venatorio è una cosa nuova e quindi è comprensibile che l’approccio possa non essere immediato. Però ho avuto i massimi consensi e grandissima gratificazione da chi ha ascoltato le canzoni perché, si sa, le canzoni vanno ascoltate. Due esempi su tutti: gli amici Luca di Grosseto e Albino di Pesaro mi hanno chiamato dopo l’ascolto del cd dicendomi di essersi emozionati fino alla commozione. E questo per chi scrive canzoni penso sia il più grande degli apprezzamenti. Mi preme sottolineare, per non risultare troppo serio, che fanno parte dello spettacolo anche brani molto ironici e divertenti.
Sappiamo che ha partecipato anche a manifestazioni importanti nel mondo venatorio per presentare il suo disco.
E’ vero. La presentazione ufficiale del disco è stata al CacciaVillage2015 di Bastia Umbra dove sono tornato a suonare anche quest’anno presso lo stand del Club Italiano del Colombaccio. Sempre nel 2015 sono stato ospite di Bruno Modugno alla Fiera di Vicenza dove poi i miei brani sono stati utilizzati come colonna sonora della relativa trasmissione televisiva andata in onda su Sky Caccia.
Recentemente ho suonato ad Ancona e alcuni mesi fa alla Fiera di Potenza Picena (Macerata).
Ci parli del concerto.
Si, grazie della domanda. Grazie perché, anche se di concerti ne ho fatti diversi nei miei tanti anni di musica, con mia sorella violinista ed altri musicisti, quello che ho presentato a Terra del Sole e che prende il nome dal Cd “I Cieli di Ottobre”, rappresenta davvero quello che sono ora… sia musicalmente che come autore. Uno spettacolo che mi appaga in pieno perché è esattamente come l’ho pensato.
Nel concerto presento brani del disco più altre canzoni mie e qualcuna di altri autori perché le ritengo vicine alle tematiche della caccia, della natura e al mondo rurale a cui mi sento molto legato.
Appositamente per il concerto, con l’aiuto indispensabile di alcuni amici veri artisti della fotografia e del disegno, ho preparato video e immagini a corredo delle esecuzioni musicali.
Facendole tanti auguri per il proseguo di questa bella esperienza, in quali occasioni vorrebbe proporre il suo concerto?
Il concerto dura un’ora e un quarto. Le occasioni potrebbero essere tantissime: convegni, incontri, fiere, dopo cena di Associazioni Venatorie, Club, Pro Loco etc.
Al primo concerto non erano presenti solo cacciatori come ci si poteva aspettare, data l’occasione, ma famiglie intere, mogli e fidanzate. Del resto la maggior parte dei brani toccano aspetti dell’animo umano che vanno al di la della pura e semplice passione venatoria e quindi possono piacere anche a chi cacciatore non è. Essendo musica d’ascolto si può apprezzare e si può suonare in un contesto di attenzione sia all’aperto che al chiuso.
Di seguito i riferimenti del cantautore: