La Giunta regionale dell'Emilia Romagna lo scorso 4 luglio, ha approvato la delibera che autorizza la caccia in deroga per la stagione 2016 – 2017 a storno e piccione al fine di prevenire i danni alle coltivazioni agricole (ai sensi della Direttiva 2009/147/CE, art. 9, paragrafo 1, lettera a). La caccia è autorizzata nelle stesse giornate e negli stessi orari previsti per l’esercizio venatorio, in maniera differenziata per le due specie. Lo storno nei giorni 4,8,11 e 15 settembre e dalla terza domenica di settembre fino al 30 novembre 2016, e il piccione dalla terza domenica di settembre 2016 al 30 gennaio 2017.
Il prelievo dello storno è autorizzato nella modalità dell'appostamento fisso e temporaneo nei comuni che hanno registrato danni alle coltivazioni, all’interno e nelle immediate vicinanze (massimo 100 metri) da nuclei vegetazionali produttivi sparsi in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti acustici e/o visivi a protezione della specificità delle coltivazioni regionali (vigneti, frutteti a maturazione tardiva, uliveti) esclusivamente in presenza del frutto pendente. Si possono abbattere al massimo 20 capi al giorno per cacciatore e un complessivo stagionale di 40 mila capi totali.
Il carniere massimo per il piccione è di 20 capi giornalieri e 200 stagionali. Si potrà cacciare anch'esso in appostamento fisso e temporaneo nell’intero territorio regionale sulla base dei danni rilevati nel periodo 2011-2015 e delle elevate probabilità che i danni si ripetano nella stagione agraria 2016. Il prelievo è consentito esclusivamente all’interno e nelle immediate vicinanze (massimo 100 metri dai confini) degli appezzamenti in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti acustici e/o visivi a protezione delle colture e sono presenti cereali autunno-vernini e stoppie.
No ai richiami di qualsiasi tipo per lo storno, sì all'uso di stampi per i piccioni. La Regione raccomanda l'utilizzo, preferibilmente, di munizioni atossiche per entrambe le specie. L'annotazione di ogni singolo capo, è scritto nella delibera, deve avvenire ogni qualvolta si cambia l'appostamento o lo si lascia per recuperare i capi abbattuti. Al fine di monitorare i limiti di prelievo per la specie storno occorre poi indicare i totali prelevati al 15 ottobre 2016 sulla scheda riepilogativa del tesserino, che dovrà essere inviata entro il termine ultimo del 20 ottobre 2016 al Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca competente per territorio che dovrà elaborare e trasmettere le risultanze del suddetto monitoraggio, entro il 25 ottobre 2016, al Servizio Attività faunistico- venatorie e pesca. Il che darà modo alla Regione di sospendere i prelievo nel caso in cui fosse raggiuto in anticipo il quantitativo massimo prelevabile.
Sulla deroga giungono le proteste della Cia ravennate per la mancata concessione della caccia allo storno il primo giorno di attività venatoria, ovvero il 1 settembre. "Ancora una volta - evidenzia Fabrizio Rusticali, direttore provinciale Cia Ravenna -la Regione, per questioni burocratiche, crea ulteriori limiti e vincoli all’azione del prelievo aumentando così i danni a carico delle coltivazioni agricole". "Gli agricoltori - sottolinea - continuano a essere in balia, oltre che della burocrazia (calamità non naturale) anche degli storni. E quello che più ci colpisce negativamente è che le proposte sottoposte dall’Assessorato alle Organizzazioni di Rappresentanza, e da queste condivise, nella delibera in oggetto non ci sono".
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