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ome molti di voi ricorderanno nel Dicembre del 2015 il centrosinistra al governo della Regione Piemonte, con il sostegno del Movimento 5 Stelle, ha previsto in legge il divieto di caccia per Allodola, Pernice bianca e Lepre variabile. Non contenti e quasi come ritorsione per la manifestazione di orgoglio venatorio del 10 Giugno oggi ci riprovano". Lo dice in una comunicazione rivolta ai cacciatori il consigliere Gian Luca Vignale, evidenziando che "n
el Disegno di Legge n. 210 “Disposizioni di riordino e di semplificazione dell'ordinamento regionale” il Partito Democratico, Scelta Civica, i Moderati e SEL hanno presentato un emendamento alla legge vigente che prevede: “il divieto di abbattere, catturare o cacciare le specie fagiano di monte (Tetrao tetrix) e coturnice (Alectoris greca)”.
"Se questo emendamento verrà votato - evidenzia Vignale - il Piemonte sarà l’unica regione di tutto l’arco alpino europeo in cui sarà impossibile cacciare la fauna tipica alpina. E’ l’ennesimo schiaffo che il centrosinistra vuole dare ai cacciatori piemontesi violando norme che impediscono di intervenire con leggi regionali su quanto dispone la legge nazionale, ma soprattutto è minare alle fondamenta le radici e le tradizioni di una regione e una passione senza tempo".
"Significa anche - sottolinea ancora Vignale - mettere in ginocchio l’economia di intere valli alpine che vivono anche della presenza dei cacciatori di montagna, significa prevedere la chiusura certa di aziende faunistiche che vedono una parte consistente del loro fatturato derivare dalla tipica fauna alpina.
Come in altre occasioni mi batterò, anche se dai banchi dell’opposizione, per evitare che questa nuova limitazione (sarebbero 8 specie in meno in due anni!!!) venga approvata dal Consiglio regionale".