La Provincia di Sondrio intende aprire la caccia ai cervi nella zona della Colmen di Dazio per risolvere il problema del sovrappopolamento dell'area. Per poterlo fare però l'ente dovrà a breve modificare il Piano faunistico venatorio e inserire la Colmen, area di 500 ettari che ora è zona di ripopolamento e cattura, tra le aree sottoposte a gestione venatoria.
“Non possiamo attendere oltre - spiega il vicepresidente Borromini -, ci sono rischi da non sottovalutare, sanitari e legati alla sicurezza. I cervi con sempre maggiore frequenza invadono le strade e danneggiano le colture: abitanti e agricoltori sono molto preoccupati e noi condividiamo i loro timori”. “Questa è la linea che presenteremo - conclude il vice presidente Borromini -, prestando particolare attenzione alla sicurezza a garanzia degli abitanti e delle persone che frequentano la zona. L’intenzione è di procedere in tempi brevissimi, poiché nelle ultime settimane vi è stato un notevole aumento delle segnalazioni di incidenti stradali e di danni alle colture causati dai cervi. Una situazione problematica alla quale è necessario porre fine».
Il presidente del comprensorio Alpino di Morbegno, Enrico Marchesini, plaude alla decisione dell’ente. “Aprire alla caccia ai cervi sulla Colmen è una scelta saggia e responsabile. Saremo al fianco della Provincia e forniremo tutto il supporto possibile per concretizzare questa decisione”. “Sicuramente questa scelta ci trova d’accordo - sostiene il presidente del comprensorio - anche perché la questione si è trascinata a lungo e arriva finalmente a una soluzione concreta. Di certo la filosofia che sta alla base è quella di intervenire non per distruggere una popolazione di cervi che sulla Colmen si è formata, bensì riequilibrare una situazione che ad oggi non è più sostenibile”.
Marchesini ha raccolto 2500 firme a sostegno dell'apertura della caccia, cui si contrappongono le 1500 firme dei cittadini contrari, che hanno firmato una petizione della Lav locale per creare una oasi protetta con istituzione di un osservatorio faunistico sulla montagnetta che si alza fra Morbegno, Dazio e Ardenno. Tre anni fa proprio la Lav riuscì a fermare un prelievo selettivo nella zona, evitando l'uccisione dei 25 gli esemplari oggetto del provvedimento. Ora quei cervi si sono moltiplicati, mettendo a rischio la sicurezza delle persone.