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"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"


martedì 12 luglio 2016
    

Riceviamo e pubblichiamo:
 
Con l’approvazione definitiva lo scorso 6 luglio del ddl d’iniziativa del Governo già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale”, più comunemente noto come “Collegato Agricolo”, ora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, si è risolta la questione aperta con la legge 28 dicembre 2015, n. 221 che all’articolo 7 aveva vietato “l'immissione di cinghiali su tutto il territorio nazionale, ad eccezione delle aziende faunistico-venatorie e delle aziende agri-turistico-venatorie adeguatamente recintate”. Al comma 2 dello stesso articolo veniva inoltre vietato il foraggiamento degli stessi selvatici.

La norma, che introduceva per di più una profonda disparità di trattamento fra fattispecie in realtà simili e aveva arrecato non pochi problemi ai gestori di recinti per l’addestramento dei cani da cinghiale, è stata infatti modificata dall’articolo 38 del citato “Collegato Agricolo” che specifica:

Art. 38. (Modifiche all'articolo 7 della legge 28 dicembre 2015, n. 221)
1. All'articolo 7 della legge 28 dicembre 2015, n. 221, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, dopo le parole: «ad eccezione delle» sono inserite le seguenti: «aziende agricole di cui all'articolo 17, comma 4, della legge 11 febbraio 1992, n. 157, delle zone di cui alla lettera e) del comma 8 dell'articolo 10 della medesima legge n. 157 del 1992,»;
b) al comma 2, dopo la parola: «controllo» sono inserite le seguenti: «il divieto non si applica alle aziende agricole di cui all'articolo 17, comma 4, della legge 11 febbraio 1992, n. 157, alle zone di cui alla lettera e) del comma 8 dell'articolo 10 della medesima legge n. 157 del 1992, alle aziende faunistico-venatorie e alle aziende agri-turistico-venatorie adeguatamente recintate di cui al comma 1 del presente articolo».

Esprimendo soddisfazione per il risultato raggiunto, Federcaccia, Arci Caccia, Enalcaccia e ANUUMigratoristi vogliono ringraziare i deputati e i senatori che hanno ascoltato le preoccupazioni sottoposte loro dalle Associazioni venatorie nazionali.

La possibilità di addestrare i cani impiegati nella caccia e nelle operazioni di controllo del cinghiale, specie sempre agli onori della cronaca per i danni arrecati all’agricoltura e gli incidenti provocati, risponde alla precisa esigenza di tutelare la sicurezza e l’incolumità degli ausiliari portandoli in un ambiente controllato a fare i primi incontri col selvatico, abituandoli in modo sicuro a non prendersi eccessive confidenze e non correre così inutili rischi.

Una occasione dunque in cui la politica ha dimostrato di avere a cuore l’interesse di tutta la comunità.

Roma, 12 luglio 2016
 
Federcaccia, Arci Caccia, Enalcaccia, ANUUMigratoristi

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9 commenti finora...

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

Il Malgoverno Renzi come sempre ha fatto un danno, questi recinti andrebbero smantellati, a fine stagione determinate aree fungono da zona addestramento; questo è il sistema corretto, i recinti servono per far lucrare qualcuno.

da Venezia 14/07/2016 9.18

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

il governo ha ascoltato il mondo agricolo che gestisce recinti e zac,tanto è vero che anche le aziende agricole in forma di allevamento per ripopolamento potranno recintare i loro terreni ed immettere cinghiali ed altri animali di allevamento per cacciarli,senza dover costituire afv od atv.Le av cercano di salire sul carro dei vincitori per cercare di far credere che il parlamento le stia ad ascoltare....bugia pietosa(vediobbligo di annotare la migratoria subito dopo l'abbattimento)

da a.p 13/07/2016 1.05

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

Guardate un pò per cosa esultano queste associazioni. Dopo che il governo ci ha dato un fracco di legnate...li ringraziano per poter "preparare i cani nei recinti".

da Flavio romano 13/07/2016 0.24

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

Questo è il sistema usato dai politici detto "del bastone e della carota"

da anonimo 12/07/2016 19.34

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

Anche i cani da lepre fatti in recinto nel libero non valgono un tubo.

da Venezia 12/07/2016 17.06

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

un bravo cane in un recinto è un cane morto nel bosco...

da postaiolo 12/07/2016 17.03

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

Bene dato che avevi come nonna un carretto si capisce tutto, i recinti sono un danno, poi se a te fa piacere addestrare il cane alla membro di cane invogliandolo a caricare l'animale e farsi ammazzare, mi spiace per i tuoi cani. Io i miei li porto dove ci sono i campi addestramento senza reti e si vede il risultato sul terreno, quando gli altri arrancano loro vanno e scovano.

da Venezia 12/07/2016 15.58

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

Si, Venezia; e: se la mi' nonna avea le rote era un carretto

da sussi 12/07/2016 15.21

Re:"Cinghiali. Si torna a preparare i cani nei recinti"

I recinti per addestramento servono solo a rovinare i cani, perché il selvatico non si comporta naturalmente, e nel caso del cinghiale a far ammazzare dal cinchiale i cani, se le AA.VV. fossero serie lotterebbero per i campi addestramento liberi.

da Venezia 12/07/2016 14.44