Per la prima volta in assoluto, Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) , fornisce pubblicamente un'analisi nazionale sui dati dei tesserini venatori". Lo dice una nota della Federcaccia di Caserta, riferendo della trasmissione alla Commissione Ue da parte dell'istituto ministeriale dei dati sui tesserini insieme a tutte le pratiche previste dalla procedura Eu Pilot 6955/2014.
Si tratta quindi del primo vero adempimento da parte dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale dell’Art.2 comma 1 del D.M. 6 novembre 2012, che stabilisce le modalità di trasmissione e tipologia di formazioni sull’utilizzo delle specie uccelli di cui all’Art. 1 della Direttiva 147/09/CE.
"Segnare sul proprio tesserino venatorio i capi abbattuti - commenta la Federcaccia - , sia di fauna migratoria che stanziale, oltre ad essere un nostro dovere regolamentato dalla legislazione venatoria, rappresenta un dovere morale e contrariamente a quanto spesso si pensi, è un importante strumento di monitoraggio delle specie cacciabili; tali dati sono determinanti durante le fasi di programmazione dei vari calendari venatori regionali. La regione Campania risulta una delle regioni più ossequienti a tale dovere, prova che i cacciatori campani hanno acquisito sia la conoscenza della materia legislativa sia la moralità del vero cacciatore, comprendendo che la tutela ed il florido proseguimento dell’ars venandi dipende anche da questo fattore".