“Il 19 luglio la Regione ha ritirato il provvedimento a dir poco equivoco dando ragione ai cacciatori che rispettano la legge”. Lo dice l'Arci Caccia della Campania, sottolineando di aver assunto la difesa legale dei cacciatori che avevano inoltrato la domanda per accedere alle graduatorie degli Atc entro il 31 marzo. "Purtroppo - sostiene Arci Caccia Campania - erano state altre associazioni venatorie a sostenere confuse proroghe d’iscrizione agli ATC". L'associazione ricorda ai cacciatori di rispettare il termine del 2 agosto per il pagamento della quota d’iscrizione per non incorrere nella “decadenza” del diritto di caccia nell’ATC prescelto.
"Lentamente la caccia - evidenzia infine Arci Caccia - con un percorso non facile recupera qualche consenso nell’opinione pubblica (dati Eurispes), di contro l’animalismo integralista perde qualche colpo. Come dimostrato anche con l’iniziativa SOS Gabbiani la risposta è la gestione della fauna. Si apre la strada a che la selvaggina possa diventare un patrimonio dei territori e delle campagne ma anche delle tradizioni alimentari per merito degli agricoltori".