“La Regione intende fare chiarezza sulla questione dell’utilizzo dei mezzi di comunicazione radio o telefonica nell’esercizio dell’attività venatoria e lo farà prima dell’inizio della prossima stagione di caccia andando a precisare all’interno del calendario venatorio regionale che il divieto riguarda esclusivamente l’uso improprio di questi strumenti, ad esempio quando sono impiegati per il richiamo degli uccelli selvatici, e non certo per comunicazioni che attengono alla sfera privata delle persone”.
E' la precisazione, apparsa sul quotidiano La Voce di Romagna dell’assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione, a seguito delle lamentele dei cacciatori per la norma che sembrava aver vietato l'uso dei telefoniti per i cacciatori.
“La norma inserita nel calendario venatorio approvato nell’aprile scorso - sottolinea l’assessorato - intende semplicemente regolare l’impiego di questi strumenti nell’azione di caccia. La finalità è la stessa della legge nazionale n.157/92, che già regolamenta gli strumenti che possono essere utilizzati e vieta quelli espressamente non previsti”.