La Giunta regionale delle Marche ha approvato le disposizioni che regoleranno la caccia in deroga a tre specie: storno, piccione e tortora dal collare. “Rispetto alle precedenti annualità – spiega l’assessore alla Caccia, Moreno Pieroni - sono state introdotte alcune innovazioni che ritengo importanti per il mondo venatorio ed agricolo, nell’ottica della salvaguardia e rispetto di un’ attenta gestione del patrimonio faunistico”.
L'assessore si riferisce in particolare alla determinazione del numero di capi complessivi prelevabili in tutto il periodo di autorizzazione: lo storno con 15 capi giornalieri e 100 capi complessivi nel periodo di autorizzazione per singolo cacciatore; il piccione con 20 capi giornalieri e 200 capi complessivi nel periodo di autorizzazione per singolo cacciatore e infine la tortora dal collare con 5 capi giornalieri e 50 capi complessivi nel periodo di autorizzazione per singolo cacciatore.
“Già lo scorso anno – prosegue Pieroni - avevamo raggiunto un obiettivo importante, perché oltre a garantire il prelievo dello storno con le modalità conosciute, è stato possibile prelevare in deroga nei territori provinciali anche il piccione a cui si aggiunge da quest’anno, per la prima volta nelle Marche, la Tortora dal Collare, una specie in forte competizione con il Piccione insieme al quale rappresenta ormai una crescente fonte di problematiche gestionali e di convivenza”.
Come è noto, la condizione imposta dalla normativa europea è quella di poter attivare le deroghe solo nei territori oggetto di danno ovvero, nelle Marche, la condizione è che almeno in uno degli ultimi tre anni siano stati interessati da danni alle coltivazioni agricole non inferiori a € 100,00/anno.
“Quello raggiunto pertanto – conclude l’assessore - è un traguardo importante frutto di una collaborazione con gli Ambiti Territoriali di Caccia, le Associazioni, i cacciatori e gli agricoltori e che vorremmo si confermasse e migliorasse nel tempo a beneficio di una corretta gestione del nostro patrimonio”.
Anche L’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) considera le motivazioni e le modalità di attuazione proposte dalla Regione Marche coerenti con lo spirito ed il dettato della normativa comunitaria di riferimento esprimendo un parere favorevole condizionato alla verifica di eventuali prescrizioni degli strumenti gestionali, alla definizione del numero massimo di capi annualmente abbattibili e che il prelievo avvenga in presenza del frutto pendente ad una distanza non superiore a 100 metri dalle colture in frutto nel periodo settembre-novembre; prescrizioni tecniche in parte già determinate nell’atto. Il prelievo, infatti, è autorizzato mediante il sistema dell’appostamento entro il raggio di 100 metri da vigneti, oliveti e frutteti con frutti pendenti nel periodo settembre-novembre come indicato dall’ISPRA a cui sono stati aggiunti i nuclei vegetazionali.
I territori in cui sono autorizzati i prelievi in deroga secondo le direttive comunitarie sono: Provincia di Ancona: Agugliano, Ancona, Arcevia, Belvedere Ostrense, Camerano, Castelbellino, Castelfidardo, Corinaldo, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Montecarotto, Montemarciano, Monte Roberto, Monte San Vito, Offagna, Osimo, Ostra, Santa Maria Nuova, Senigallia, Trecastelli ; - -Provincia di Ascoli Piceno: Ascoli Piceno, Cossignano, Grottammare, Monteprandone, San Benedetto del Tronto, Venarotta; -Provincia di Fermo: Fermo, Moresco, Sant'Elpidio a Mare, Torre San Patrizio; -Provincia di Macerata: Apiro, Appignano, Castelraimondo, Cingoli, Civitanova Marche, Corridonia, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Martino, Monte San Giusto, Morrovalle, Pievebovigliana, Poggio San Vicino, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, Sarnano, San Severino Marche, Tolentino, Treia; Provincia di Pesaro-Urbino: Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fossombrone, Fratte Rosa, Gradara, Isola del Piano, Mombaroccio, Mondolfo, Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monte Porzio, Orciano di Pesaro, Pesaro, Piagge, Saltara, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, Sant'Angelo in Lizzola, Serrungarina, Tavullia, Urbino, Vallefoglia.