La Fiera degli Uccelli di Casazza (BG) è stata la cornice dell’ennesima dimostrazione violenta di un gruppo di animalisti. Pochissime persone (7 secondo l’Eco di Bergamo), come successo in altre occasioni, si presentano alla manifestazione organizzata dai cacciatori e iniziano ad inveire contro di loro. Insulti e urla hanno un solo scopo: provocare la reazione di qualcuno di loro e arrivare alla lite.
Il copione si è ripetuto anche questa volta pari pari e a farne le spese è stato Michele Barboni, un ragazzo, nemmeno cacciatore, tra gli organizzatori della Festa dello Sport, che ospitava la manifestazione canora organizzata da Amov e Federcaccia. Barboni è intervenuto a difesa di Massimo Zanardelli, presidente dell’Amov, al quale gli animalisti avevano strappato di mano il cellulare, usato a mo' di telecamera. Barboni è finito all’ospedale per una brutta botta in testa data da uno degli animalisti con lo zaino che conteneva un megafono. Alchè il gruppo se l’è data a gambe, ma è stato in seguito raggiunto e identificato dai carabinieri di Clusone.
Nulla di grave per fortuna per Michele Barboni. L’esito della Tac non ha evidenziato conseguenze ed è stato dimesso con un grosso bernoccolo in testa. Ora denuncerà l’accaduto alle forze dell’ordine e la stessa cosa faranno Fidc e Amov, che hanno già annunciato querela sia per le lesioni che per l’organizzazione del presidio degli animalisti che non risulta essere stato preventivamente autorizzato dalle autorità di pubblica sicurezza. “Vogliamo vedere – scrive Fidc Bergamo - se anche questa volta la Procura della Repubblica di Bergamo intenderà archiviare questa ennesima denuncia dietro il paravento dell’impossibilità di identificare i facinorosi per quanto gli stessi non esitino a rendere pubbliche le loro bravate su internet”.