Se n’è andato il leggendario Beppe Lombardi di Torre del Lago, chiamato da tutti Beppino. Conosceva il padule come le sue tasche. Nato cacciatore con l’inimitabile capacità di parlare, verseggiando, con gli uccelli del padule. La sua specialità era quella di intrattenersi con Pivieri, Pittime e poi Chiurli, che sentiva da lontano e con grande abilità indirizzava sulla tesa per poi, chiuse le reti del paretaio, inanellarli prendendogli con la massima pazienza tutte le misure biometriche.
Era nato come cacciatore, ma aiutava fin da ragazzo, da fine aprile a tutto maggio, il prof. Caterini a inanellare il “beccapesce” cioè il Mignattino sul magnifico Isolotto, una perla nel “Fosso grande”, poi diventata dal 1979 sede di catture dell’Osservatorio Ornitologico del Massaciuccoli, condotto interrottamente dalla FEIN – Fondazione Europea Il Nibbio – fino alla scorsa primavera quando nulla lasciava presagire quel male inesorabile che poi, nel giro di pochi giorni, ce l’ha rapito.
Ma al di là dell’uomo del padule, cacciatore intelligente e ornitologo, vi è da ricordare l’umanità di questa persona, sempre disponibile per tutti. C’era un problema di elettricità ed era lui che dava un aiuto; vi era da condurre gli ammalati alla dialisi ed era lui che guidava l’ambulanza; c’erano da approntare le luminarie per la festa parrocchiale e lui era presente; c’era da preparare il bar del teatro all’aperto pucciniano e lui non mancava mai. Era l’uomo che si faceva benvolere da tutti; quando qualcuno veniva da lontano e non conosceva il Massaciuccoli, lui ne raccontava la storia, le vicende e il suo grande amore che portava per i canaletti di quel magico padule da così tanti amato. Sulle note delle eterne melodie del grande Maestro Puccini, i veri abitanti di Torre del Lago lo riconoscevano dal lieve sciacquio di quel suo barchino, che ora lo accompagnerà lungo le invisibili vie d’acqua del cielo: ed è così che noi lo vogliamo ricordare. Ciao Beppino.
(FEIN Stampa)