Riceviamo e pubblichiamo
Il Calendario Venatorio della Toscana per la stagione 2016/2017, approvato dalla Giunta regionale il 25 luglio con delibera n. 752, stabilisce tempi e specie di caccia rispettosi della legge 157/92 ed analoghi a quelli dell’anno passato: un fatto importante e positivo che va sottolineato dopo che il Governo, nel gennaio scorso, aveva imposto la chiusura anticipata a beccaccia, cesena e tordo bottaccio (provvedimento peraltro bocciato dal Tar Toscana a seguito di ricorso presentato dalla Confederazione Cacciatori Toscani e dalla Regione stessa).
Il Calendario presenta tuttavia limiti e carenze, ed anch’esse vanno doverosamente sottolineate, ad esempio non rispettando la normativa della Regione Toscana medesima per i tempi di allenamento e addestramento dei cani (la l.r. 20/2002 fissa alla terza domenica di agosto – nel 2016 il 21 – la data di inizio, mentre con il calendario è posticipata a martedì 23 agosto!) oppure non individuando per tutti i comprensori (ex province) le aree dove è consentito, oltre che per quanto definito per la beccaccia nella parte generale del provvedimento, l’utilizzo del cane da cerca o da ferma nel mese di gennaio (l’allegato A del calendario dispone in materia solo per Arezzo, Firenze, Grosseto, Prato).
Abbiamo immediatamente chiesto alla Regione, non appena conosciuto il testo della delibera, di provvedere alle necessarie correzioni ed integrazioni, ma abbiamo appreso dagli Uffici dell’Assessorato che un intervento sul testo non sarebbe stato possibile prima della fine del mese di agosto, contestualmente all’approvazione della delibera per la preapertura: troppo tardi per recuperare storture (le date per l’addestramento dei cani) e per fornire una informazione corretta, compiuta e tempestiva ai cacciatori.
Avevamo anche chiesto che, come in passato, il testo del calendario fosse stampato completo di tutte le indicazioni e prescrizioni per il corretto esercizio dell’attività venatoria (orari della giornata di caccia, carnieri annuali e giornalieri, fruibilità continuativa delle giornate per la migratoria, etc., etc.) ma la risposta è stata negativa, in ogni caso non potendosi provvedere da parte della Regione prima della ricordata scadenza di fine agosto, anche in questo caso fuori tempo massimo per le attese dei cacciatori. Ritardi che si assommano a quello, per il secondo anno consecutivo, nella consegna dei tesserini, che sembra non saranno disponibili prima del 25 agosto: in proposito, inoltre, è facile prevedere che l’obbligo, disposto dal calendario, di riconsegna al comune del vecchio tesserino “all’atto del ritiro del tesserino valido per la stagione successiva e comunque entro e non oltre il giorno 31 agosto”, causerà disagi, code, disservizi che una maggiore attenzione nella emanazione delle disposizioni avrebbe potuto evitare.
Tesserini sui quali, ai sensi di quanto disposto dalla legge 122/2016 approvata dal Parlamento il 7 luglio, dovrà essere annotata anche la migratoria “subito dopo l’abbattimento”.
Una situazione di incertezza e confusione che si aggiunge ai tanti altri problemi che la gestione faunistica e la caccia vivono ormai da molti mesi, conseguenza di scelte che la Confederazione Cacciatori Toscani non ha condiviso ed ha esplicitamente criticato, sempre presentando proposte purtroppo (come nel caso della legge obbiettivo sugli ungulati) costantemente inascoltate.
Oggi, a poche settimane dalla preapertura e dall’apertura generale ed in attesa che la Regione provveda a formalizzare le integrazioni annunciate per la fine di agosto, la Confederazione Cacciatori Toscani intende con queste note fornire ai cacciatori una informazione il più possibile completa, riproducendo a seguire, prima del testo del dispositivo deliberato dalla Giunta regionale, le principali norme che regolamentano la stagione venatoria, contenute in particolare nella legge regionale 20/2002.
Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia - ANUU)