La giunta della Basilicata ha approvato le nuove direttive regionali che regolamentano le gestione faunistico-venatoria del cinghiale e che permetteranno di garantire anche la salvaguardia delle colture agricole e delle persone. In particolare le principali novità riguardano la divisione in distretti di gestione e zone di battuta, una quota destinata ad incentivare gli abbattimenti, abbigliamento ad alta visibilità per i cacciatori, attività venatoria garantita in zone limitrofe per le squadre residenti nelle aree protette e partecipazione alla battuta di caccia per almeno i due terzi del periodo consentito alla specie.
“La proposta delle direttive – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia – è stata concordata e condivisa con le associazioni venatorie, nei vari incontri svolti in questi mesi presso il Dipartimento Agricoltura, a cui hanno partecipato anche le associazioni agricole ed ambientaliste, che abbiamo fortemente voluto e supportato”.
“A breve metteremo in campo – conclude l’Assessore – anche azioni di sostegno alla organizzazione delle filiere e, al fine di poter contenere l’emergenza, chiederemo eventuali deroghe per ampliare il numero delle giornate di caccia al cinghiale” (Regione Basilicata).