Non c'è migratore che in Italia abbia fatto registrare un incremento delle sue presenze durante tutto l'arco dell'anno, come il colombaccio. Qualche decennio fa aveva fatto preoccupare i moltissimi appassionati, a causa di una sua inspiegabile scarsa presenza in alcune aree del paese. Assenza o riduzione dovuta forse a correnti migratorie che facevano pensare a drastiche modifiche dei territori di nidificazione nel nord dell'Europa. Nello stesso periodo, in terra anglosassone (Inghilterra Scozia, Irlanda) era invece talmente abbondante che veniva considerato, come del resto oggi, nocivo e sempre cacciabile.
Da qualche anno, fortunatamente, la stessa situazione si presenta anche nel nostro paese, dove si è pure diffusamente stanzializzato e nidifica abbondantemente. Tanto che, malgrado qualche ritrosia, viene consentito anche in preapertura (vedi calendari venatori), per la gioia di tanti appassionati. In Friuli dal 1° settembre, probabilmente in Toscana, in Umbria (1-4-11 settembre), Marche (1-11 settembre), Basilicata (4-11 settembre) e Calabria (4-11 settembre), In Puglia (1° settembre) e Sicilia (1-3-4-10-11 settembre).