“Mi sembra che non si tratti di una sentenza basata su parametri giuridici, ma su valutazioni politiche”. Così il presidente della Federcaccia di Ravenna, Dante Gianstefani sulla sentenza del Tar che ha respinto il ricorso contro la disposizione regionale. “Portare il cellulare è un diritto – sottolinea Gianstefani sul Resto del Carlino –, una prassi che fa parte della nostra vita quotidiana”.
L'associazione venatoria ravennate ha già annunciato l'intenzione di ricorrere in appello al Consiglio di Stato. A breve sarà convocato il consiglio direttivo che deciderà sul da farsi. Al vaglio anche l'avvio di una petizione rivolta soprattutto ai familiari dei cacciatori, visto che senza il cellulare sarebbe impossibile raggiungerli per comunicazioni importanti.
A sostegno dei cacciatori, a Ravenna, anche i gruppi politici Pri e Lega Nord. “La caccia è alle porte, ma dall’assessorato ad agricoltura caccia e pesca, che aveva promesso una circolare attuativa per ‘correggere e aggiustare’ l’assurdo divieto ai cacciatori di usare il cellulare durante le battute di caccia, nessuna buona notizia” evidenziano Massimiliano Pompignoli e Andrea Liverani, consiglieri regionali della Lega Nord. "Continueremo ad appoggiare i cacciatori nella loro battaglia - affermano – portando i loro pensieri e perplessità all’attenzione dell’ente finché non avranno ottenuto risposte e variazioni al calendario venatorio adeguate alle loro esigenze, tenuto conto anche delle opinabili recenti decisioni della giustizia amministrativa".