Come Fidc Umbria, anche la regionale di Libera Caccia protesta per le disposizioni che la Regione Toscana si appresta a varare sulla mobilità alla selvaggina migratoria, ovvero l'aumento della tassa per il sistema di tele - prenotazione per cacciare nella regione limitrofa, da 35 a 150 euro. Secondo Anlc Umbria ci sarebbe dietro lo zampino di ATC e dei rispettivi comitati di gestione della Toscana.
"Purtroppo - spiega Anlc Umbria - l’aumento esagerato di spese di gestione ATC, i costi per ripianare bilanci, e i danni della fauna selvatica hanno costretto all’aumento del prezzo di iscrizione per i fuori regioni alla modica cifra di euro 150". "Evidentemente il crollo delle iscrizioni alle ATC Toscane, ingenuamente non previsto dai comitati di gestione delle stesse, ha creato dei buchi nei bilanci di previsione".
La ANLC Umbria protesta formalmente per questa decisione invitando la Regione stessa a congelare ogni aumento per la stagione venatoria che si appresta ad iniziare, in considerazione anche della impossibilità a questo punto dell’anno di valutare l’iscrizione in un Ambito territoriale dato che i termini per la presentazione della domanda sono scaduti il 20 aprile scorso. La Libera Caccia dell’Umbria nella giornata di lunedì 28 agosto chiederà anche all’Assessore alla caccia Fernanda Cecchini di confrontarsi con l’Assessore Marco Remaschi per scongiurare questo atto altamente dannoso per i cacciatori non residenti in Toscana.