Fra tutti i corvidi, il più gradito ai cacciatori è la ghiandaia, tant'è vero che soprattutto un tempo almeno un soggetto era annoverato fra quelli che componevano la batteria degli uccelli da richiamo del capannista. Gli altri, gazza cornacchia grigia e cornacchia nera, si trovano nell'elenco delle specie cacciabili ma sono entrate a far parte dell'immaginario collettivo dei cacciatori proprio perchè da sempre considerate dannose alle altre specie oggetto di caccia.
Depredano nidi, uccidono e mangiano pulcini e anche leprottini, portano scompiglio nelle comunità dei piccoli animali selvatici. Anche la ghiandaia compie gli stessi misfatti, ma per lo meno dispensa carni un po' più amabili. Oggi, soprattutto in estate, ma anche in epoca di passo, c'è chi la caccia col richiamo a bocca; se è bravo ottiene ottimi risultati. Con metodi i più svariati, compreso il richiamo a bocca, si insidiano anche le cornacchie, ancor più diffidenti e scaltre delle ghiandaie che da par loro prima di arrivargli a tiro fanno sudare le sette camicie a chi non ha capito che è bene aspettarle al varco.
A seconda dei calendari venatori, in preapertura nelle date prefissate, gazza e ghiandaia si possono cacciare in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, probabilmente in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria. La cornacchia grigia è prevista in tutte le regioni che consentono la prepaertura, tranne che in Friuli e Sicilia, mentre la cornacchia nera è cacciabile in Piemonte e Veneto e probabilmente in Toscana.