Riceviamo e pubblichiamo:
L’Associazione Nazionale Libera Caccia protesta formalmente con la Regione Toscana per la volontà di aumentare la tassa di € 35,00 dovuta dai cacciatori fuori regione per la caccia in mobilità per la stagione venatoria che si appresta ad iniziare. Avremmo potuto soprassedere al ritocco verso l’alto di alcune decine di euro ma qui francamente si è oltrepassato veramente il limite!
Come già scritto dagli amici della Libera Caccia Umbria, è ovvio che questa presa di posizione da parte della Regione Toscana non sia frutto degli amministratori o di qualche funzionario regionale, ma siamo anche noi fermamente convinti, che ci sia dietro lo zampino delle ATC e dei rispettivi comitati di gestione della nostra Regione.
Facciamo inoltre presente che da quando le ATC della Toscana hanno deciso di innalzare la quota prevista per l’iscrizione degli extraregionali, con una spesa di ben 150,00 euro, molti cacciatori si sono visti costretti a rinunciare all’iscrizione come ulteriore ambito a causa del prezzo estremamente alto, perdendo così la possibilità di cacciare sia la selvaggina stanziale che migratoria nella forma vagante, accontentandosi del sistema di tele-prenotazione per sole 20 giornate da appostamento temporaneo.
La Libera Caccia si è sempre battuta per la libera circolazione dei cacciatori almeno per la selvaggina migratoria in tutto il territorio nazionale, tuttavia il sistema di tele-prenotazione con le Regioni Lazio, Umbria e Toscana, aveva fatto sì che ci fosse un giusto compromesso fra i cacciatori e regioni confinanti ad un prezzo congruo con quanto offerto.
La decisione quindi, di aumentare il costo a 150,00 euro di questa opzione, non può che lasciarci sgomenti e indignati. Chiediamo quindi all’Assessore Remaschi di tornare sui propri passi almeno per la stagione che si appresta ad iniziare, magari operando sì un ritocco ma di poche decine di euro.
Ufficio Stampa ANLC Toscana