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Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico


venerdì 2 settembre 2016
    

Per Fidc Lazio ingiustificabili le nuove limitazioni imposte dall’Ambito Territoriale di Caccia Ri2

Grazie alla sua preponderante rappresentatività all’interno del mondo venatorio, la Federazione Italiana della Caccia, all’interno dei confini della Regione Lazio, esprime oggi la maggior parte dei presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc). Tuttavia, ferma restando la piena autonomia degli Atc, dobbiamo riscontrare che non sempre gli stessi presidenti seguono le linee della politica venatoria della nostra associazione, in particolar modo quelle individuate dagli uffici tecnico-scientifici di Federcaccia nazionale.

Ecco allora che si assiste, a volte, ad iniziative dei singoli Ambiti che vengono attribuite erroneamente alla volontà di Federcaccia, soltanto perché magari il presidente di quel determinato Atc risulta essere un nostro iscritto. Si tratta di iniziative rispetto alle quali, molto spesso, Federcaccia dissente nella maniera più assoluta. L’ultimo esempio in tal senso è quello relativo all’Atc Ri2, che ha limitato pesantemente la caccia alla lepre.

Premesso che nel Lazio esistono già fin troppi limiti alla caccia, va da sé che ulteriori atti in senso restrittivo sono percepiti dai cacciatori in maniera particolarmente negativa. Il caso in esame rientra pienamente in questa fattispecie, anche perché non si capisce quali siano gli studi condotti a supporto di tale nuova limitazione, per di più imposta ai cacciatori senza essere affiancata da una contestuale, concreta proposta di gestione della specie.

Ammesso e non concesso che la lepre stia attraversando una criticità all’interno dei confini dell’Atc Ri2, non si capisce da quali studi scientifici tale eventuale crisi sia stata certificata, al punto da giustificare un simile provvedimento a poche settimane dall’apertura della stagione venatoria. Inoltre, anche ammettendo che l’atto dell’Atc sia ineccepibile dal punto di vista giuridico, non se ne comprendono affatto le finalità e gli obiettivi tecnici.

Tutto ciò premesso, Federcaccia Lazio non si riconosce nella maniera più assoluta in un provvedimento di politica venatoria che non rientra affatto tra le linee-guida dell’associazione, tanto dal punto di vista tecnico quanto sotto l’aspetto scientifico. Pertanto, prendiamo le distanze dall’atto emanato dall’Ambito Territoriale di Caccia Ri2 e invitiamo lo stesso Atc a ritirarlo.
 
 

Ufficio Stampa Federcaccia Lazio – Federcaccia Rieti

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10 commenti finora...

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

non ho capito quali siano le nuove limitazioni imposte dall’Ambito Territoriale di Caccia Ri2, mi pare che non siano indicate.

da vecchio cedro 05/09/2016 9.14

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

Quello che è avvilente è che questi "cani sciolti" operano sotto l'effige della fidc. Per quanto il nazionale lotti per riemergere e riacquistare la fiducia perduta, questi disfattisti per ignavia, poltrone, interessi personali,privilegi vari, vanificano ogni sforzo. Quando il Nazionale se ne accorgerà sarà troppo tardi.

da EX fidc 04/09/2016 8.30

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

Cara fidc state approntando politiche di tutela verso il mondo venatorio che non soddisfano le aspettative dei cacciatori, quantomeno di quelli che vi relargiscono moneta tutti gli anni. Gli adeguamenti monetari delle vostre assicurazioni stanno diventando come rc auto continui aumenti e il vostro impegno politico di tutela sempre più giornalistico che concreto. Basta con belle parole vogliamo i fatti e se politicamente avete le mani legate almeno da parte del vostro organico fate qualche cosa che mantenga accesa la passione x la caccia riducendo la quota associativa adeguandola al caro vita , se continuate in questa direzione perderete tasselli importanti x il vostro benessere lavorativo ringrazio la redazione se collaborasse a fra presente a chi di competenza di quanto scritto distinti saluti

da Daniele 04/09/2016 4.52

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

Non avete il senso del rispetto volete tutti i presidenti per fare quello che dite voi. I presidenti delle ATC devono rappresentare tutti i cacciatori. solo per questo siete faziosi. e lo dichiarate anche spudoratamente.

da andrew 03/09/2016 12.29

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

state messi bene federazione dei miei stivali...quante tessere in meno questo anno? Perchè non pubblicate anno per anno il numero dei tesserati? Continuate a leccare il c@@ø agli animalari ......

da federcaccia e legambiente stessa brutta gente 03/09/2016 10.12

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

Qui si veste chi ....si alza prima!!!! Fatele finita , abbuffini approfittatori ,ammanicati nelle sezioni e nelle riserve all' insegna del " faccio ciò che voglio...io pago! Quanti cani intorno ad un osso.

da Ri 2 03/09/2016 6.09

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

Ai firmatari dell'articolo. La nomina l'avete fatta voi quindi spetta a voi RITIRARLO. Consolatevi fra voi. Non è il solo caso.

da da Monogrillo 02/09/2016 13.55

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

Queste restrizioni sono la conseguenza delle solite fazioni locali di pochi che vogliono comandare. Ormai la Regione Lazio è piena di "riserve private" (tra virgolette perché è terreno pubblico). Invece le conseguenze di queste restrizioni hanno un effetto negativo e totalmente opposto a quello della "salvaguardia" (anche qui le virgolette perché non ci credo e comunque non la strada da intraprendere, secondo me): aumentano il bracconaggio e quindi, a causa dei controlli ridicoli e di fatto inesistenti, la situazione peggiora.

da Lepre solitaria 02/09/2016 13.06

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Sin dall'inizio dell'insediamento di Dall'Olio come Presidente Nazionale gli fu suggerito di darsi una guardata intorno e fare una bella disinfestazione la dove necessitava. Non più tardi di due tre giorni fa qualcuno ha scritto che il nazionale doveva e deva fare un bel ripulisti ma sono state parole al vento. Se negli atc ci solo mele marce per non perdere faccia e iscritti dovrebbero essere i Direttivi Nazionali Ligi e Responsabili delegati a ripulire il cesto, altro che autonomie gestionali degli atc.

da Adesso cucciatevi il calzino 02/09/2016 11.57

Re:Fidc Lazio: Caccia alla lepre, restrizioni prive di fondamento scientifico

Ci manca solo che anche gli ATC (che devono gestire caccia e cacciatori) si mettano ad emanare norme per la caccia alla selvaggina stanziale. "Pesantemente" restrittive per giunta. Così dalla variegata gestione che era propria delle singole Province si passa a quella, ancor più variegata, dei Comitati di Gestione, mentre il mondo venatorio si attendeva, finalmente, con il rientro delle competenze in materia di caccia alle regioni, una uniformità di disposizioni almeno a livello di territorio regionale. Così non è stato, almeno fino ad ora. Purtroppo ho la sensazione, quasi una certezza, che sulla caccia ci siano troppe teste a gestire, troppi interessi e nessuno ha della materia una visione uguale ad un altro, troppi livelli decisionali a discapito della uniformità, della chiarezza e dei cacciatori. Mi sembra anche che lo sforzo della macchina gestionale sia sproporzionato ai risultati conseguiti, anche in termine di soddisfazione degli utenti destinatari dei servizi (i cacciatori)che in fondo, poiché sono quelli che pagano, dovrebbe essere un obiettivo legittimo. Invece dai segnali che colgo (diffuso malcontento, disposizioni sempre più vessatorie, divieti, discutibili restrizioni, calo drastico dei praticanti ecc.) ho l'impressione che la caccia abbia intrapreso una strada che la porterà alla fine ormai prossima; gli unici che sembrano non accorgersene solo i nostri rappresentanti. C'è da agire in modo deciso e in fretta se si vuole imprimere a questo percorso una auspicabileinversione di tendenza.

da Pompeo Trombetta 02/09/2016 11.55