"A seguito del ricorso proposto dal WWF, il Tar Abruzzo con decreto monocratico emesso inaudita altera parte ha disposto la sospensione della efficacia del calendario venatorio 2016/2017 e di conseguenza della attività venatoria in Abruzzo con riguardo: -alla Cornacchia grigia, Gazza, Ghiandaia, Quaglia, Fagiano, Lepre e Volpe nelle giornate del 18, 22, 24 e 25 settembre 2016; -al Merlo nelle giornate del 18, 24 e 25 settembre 2016. Detta sospensione ha efficacia in attesa della udienza che si terrà il 28 settembre 2016, nella quale ci sarà la partecipazione della Amministrazione regionale resistente". Con questa nota, lunedì 12 settembre, la Regione Abruzzo ha dato formale esecuzione alla decisione presa dal Tar negli scorsi giorni.
Polemiche in Regione.Dopo la decisione del Tar il consigliere regionale Mauro Febbo (Forza Italia), ex assessore alla Caccia, ha chiesto le dimissioni dell'attuale assessore. “Adesso l'assessore Pepe si prenda le sue responsabilità per aver privato i cacciatori di un mese di attività venatoria e valuti la possibilità di rassegnare le dimissioni da una delega che ormai dimostra di non saper e poter gestire. Negli anni passati, la mia gestione aveva già affrontato le problematiche connesse a tempi e specie e collegate ai pareri Ispra. Nel merito, con congrui e puntuali aggiornamenti tecnici, avevamo superato tutte le eccezioni fino a determinare il ritiro delle impugnazioni tre anni orsono, garantendo a tutti i cacciatori di poter usufruire delle preaperture e del mese di settembre per esercitare la caccia senza problemi".