Continuano i dissapori interni ad Arci Caccia. I candidati della mozione “Per la casa comune dei cacciatori italiani”, che ha prevalso solo in Toscana, in una nota commentano i risultati del Congresso di Fiuggi, definendolo “una solenne cerimonia di ratifica di decisioni già assunte e lungamente premeditate”, ovvero “un nuovo centralismo per riassorbire ogni distinguo, l'esaltazione dell'orgoglio identitario, la riproposizione di antiche parole d'ordine”.
“La Mozione 2, che da oggi decade formalmente – si legge nella nota -, si impegnerà per una Arci Caccia diversa da quella uscita vincente dall’XI Congresso”.