“Attivarsi affinché vengano perseguiti efficacemente gli obiettivi della legge regionale 09 febbraio 2016, n. 10 (Legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana. Modifiche alla l.r. 3/1994) circa il
contenimento degli ungulati, valutando la possibilità per la Regione Toscana di poter riconoscere,
oltre ai pareri espressi da ISPRA previsti dalla normativa nazionale e regionale,
ulteriori contributi di istituti scientifici di carattere regionale – a partire da quelli espressi dal CIRSeMAF – quali elementi utili cui tenere conto nel procedimento di approvazione dei piani di gestione degli ungulati, del calendario venatorio e delle forme di prelievo da autorizzare, al fine di rendere tali piani maggiormente rispondenti alle esigenze di riequilibrio tra agricoltura, caccia e ambiente”.
E’ questo l’impegno affidato alla giunta toscana da una mozione approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale e proposta dai consiglieri Pd, primo firmatario il capogruppo Leonardo Marras, e siglata anche da Massimo Baldi, Simone Bezzini, Fiammetta Capirossi, Nicola Ciolini, Lucia De Robertis, Antonio Mazzeo, Monia Monni, Alessandra Nardini, Marco Niccolai, Andrea Pieroni, Stefano Scaramelli, Enrico Sostegni, Serena Spinelli e Valentina Vadi.
E’ stato proprio Marras a presentare il documento in aula, motivando l’esigenza di un cambio di passo sull’attuazione della legge obiettivo per il contenimento degli ungulati in Toscana. "I piani di abbattimento autorizzati da Ispra – ha detto il capogruppo – prevedono quantità di abbattimento addirittura inferiori all’anno precedente, come se in qualche modo si volesse negare il problema. Non si tratta di una semplice e amara constatazione: quello che ci ha spinto a intervenire di nuovo è che i pareri di Ispra sono in forte contrasto con quelli di altri autorevoli istituti tecnico-scientifici, oltre che in stridente contraddizione con le esigenze reali poste dalle associazioni degli agricoltori. Ecco, – ha concluso Marras – crediamo che il buon senso e le ragioni scientifiche debbano viaggiare di pari passo e quindi se i pareri tecnici espressi da Ispra non corrispondono a quelli di altre importanti istituzioni noi chiediamo che si possa valutarli tutti e procedere quindi a rimuovere gli ostacoli circa il perseguimento delle finalità della legge toscana".