Botta risposta tra Urca Siena e Urca Toscana, per la partecipazione dell'Urca toscana alla manifestazione del 10 settembre contro la gestione degli ungulati in Toscana e la legge Remaschi. Tema della diattriba è la difesa della braccata, motivo di partecipazione alla manifestazione dell'associazione regionale, guidata da Ballerini.
Il presidente di Urca Siena, Silvio Debolini, in merito ai motivi della protesta scriveva "Egregio Sig. Ballerini, sarei curioso di conoscere cosa trova di moderno e sostenibile (o anche soltanto vagamente attinente al manifesto URCA) nella braccata, una forma di caccia che, per giunta, sia ben chiaro una volta per tutte, non appartiene affatto alle tradizioni di gran parte dei nostri territori, visto che la specie cinghiale era ovunque venatoriamente sconosciuta sino agli anni 70, almeno in trequarti di Toscana. Studiosi, scienziati e tecnici faunistici di fama, sentenziano che la braccata con i cani da seguita è causa di destrutturazione delle popolazioni di cinghiale, che infatti oggi sono caratterizzate da altissime percentuali di individui giovani, principali responsabili del sensibile aumento dei danni alle colture; inoltre il foraggiamento effettuato da alcuni scriteriati, abbinato alla suddetta destrutturazione, è fattore moltiplicatore della già elevata capacità riproduttiva della specie e causa degli incrementi percentuali annui di popolazione a cui oggi assistiamo".
Risponde Ballerini: "Mi sembra quanto meno azzardato e non corrispondente al vero, affermare che la braccata non appartiene alle tradizioni della Toscana. Superficiale e contradditorio, affermare che la braccata con i cani è fattore moltiplicazione delle popolazioni di cinghiale. Così come è giusto e necessario far conoscere i numeri degli abbattimenti, che sono solo un dato oggettivo e reale di questa forma di gestione".
Ballerini invita a lasciare da parte le differenze: "Solo l’unità del mondo venatorio e la sua crescita culturale potrà garantirci un futuro meno fosco! Con l’auspicio che la Toscana torni ad essere grazie anche a chi la governerà la regione leader nella gestione venatoria della fauna in Italia".
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