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News Caccia

40 sindaci in Abruzzo ordinano l'abbattimento dei cinghiali


martedì 20 settembre 2016
    

Abruzzo ungulati Sono ben 40 i sindaci abruzzesi che in questi giorni hanno firmato l'ordinanza di abbattimento dei cighiali presenti sul proprio territorio comunale a protezione della pubblica incolumità. L'iniziativa, promossa dai cittadini del Sangro - Vastese, dove si sono verificati incidenti mortali sulle strade, è stata accolta con favore anche dagli agricoltori.

“Una bella e decisa iniziativa che approviamo per la coerenza ed il coraggio che stanno avendo tanti Sindaci del Chietino ma che vorremmo esteso anche ad altri territori della regione Abruzzo.” Così dichiara Camillo D’Amico, presidente della Copagri Abruzzo, sulla decisione assunta da circa 40 Sindaci della provincia di Chieti che hanno emesso ordinanze di abbattimento dei cinghiali legati a motivi di ordine pubblico e per una vera tutela della produzioni agricole sempre più devastate.

“La nostra viva speranza è che il TAR, il prossimo 28 Settembre, non vada ad inficiare l’inizio della stagione venatoria il successivo 1° Ottobre consentendo così il naturale avvio degli abbattimenti da parte dei cacciatori” continua D’Amico che conclude “Adesso siano i Prefetti a coordinare le campagne di abbattimento laddove i Sindaci lo riterranno necessario ed alla regione Abruzzo, ancora una volta, chiediamo l’immediata istituzione di un tavolo con tutti gli attori della filiera per mettere in cantiere une seria plurale d’iniziative che possano in concreto ridurre numericamente i cinghiali facendo sì che nessuno possa chiamarsi strumentalmente fuori da questa che sempre più è una emergenza sociale.”





 

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4 commenti finora...

Re:40 sindaci in Abruzzo ordinano l'abbattimento dei cinghiali

Il problema è sentito in tutta Italia,purtroppo in Abruzzo molto di più in quanto è la regione con la più alta percentuali di parchi(che peraltro mi risulta che ne siano molto fieri)addirittura si sente dire che abbiano raggiunto la ragguardevole percentuale del 60%(la legge si ferma al 30%).La mia domanda è :a questo punto cosa si vuol fare?si vuole veramente ridurre il numero di cinghiali oppure si fa finta? e si continuano a istituire altri parchi?la soluzione è sotto gli occhi di tutti ed è semplicissima: occorre rispettare la legge e RIVISITARE le aree protette togliendo quel 30% in più e di cui stranamente nessuno se ne accorto e di incanto il problema si risolverà,cosi' restituendo il territorio a chi ci vive consentendo di usufruire di tutte le attività umane che esistono da quando esiste l'uomo.Per fare questo c'è la volontà?

da ettore1158 20/09/2016 18.54

Re:40 sindaci in Abruzzo ordinano l'abbattimento dei cinghiali

anche in Lombardia avevano giocato la carta del piano faunistico regionale, ma fortunatamente avevamo tutti i provinciali che supplivano all'assenza di quello regionale. Se no eran cazzi

da Lorenzo 20/09/2016 16.47

Re:40 sindaci in Abruzzo ordinano l'abbattimento dei cinghiali

INVECE DI RIDURRE I CINGHIALI CON LE CONTINUE VESSAZIONI DI NORME IGNOMINIOSE PERPETRATE DAL GOVERNO SULLA PELLE DEI CACCIATORI ITALIANI GLI UNICI A SPARIRE SARANNO PROPRIO I CACCIATORI!VOTA NO AL REFERENDUM!

da mario 20/09/2016 12.04

Re:40 sindaci in Abruzzo ordinano l'abbattimento dei cinghiali

Stiamo arrivando all'aberrazione del sistema. E questo perchè non si vuol capire che una corretta gestione deve affrontare il problema complessivamente. Gli squilibri faunistici - non lo vogliono ammettere perchè dovrebbero disconoscere tutti i principi finora sostenuti dagli ambientalisti e da chi gli tiene il sacco - dipendono dalla diversa configurazione normativa, che prevede praticamente il divieto assoluto nelle aree protette. In Abruzzo ma anche in molte altre regioni (Lazio, Campania ad esempio), siamo a una prevalenza di territori dove non si possono effettuare prelievi (figuriamoci cacciare!), per cui è ovvio che là le specie opportuniste diventano dominanti e fanno danni. Fanno danni!. E' l'ora che gli agricoltori - quelli che oggi protestano di più, forse a ragione, ma non sempre - mollino la foglia di fico degli ambientalisti che hanno utilizzato per evitare di essere additati come i reali inquinatori delle campagne e dicano e sostengano le cose come stanno. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Se lo ricordino. E i cacciatori sono lo strumento più economico per ricostituire un equilibrio ormai andato a puttane.

da veritàvoccercando 20/09/2016 10.39