Anche l’AnuuMigratoristi sta seguendo attentamente il problema relativo al doveroso contributo che i cacciatori, tramite la segnatura sul tesserino venatorio, devono dare all’azione di controllo e di monitoraggio sul prelievo dei capi di selvaggina, ma ogni azione in questo senso deve rappresentare un comportamento pratico che non stravolga il comportamento venatorio sul territorio. Chiedere di segnare i capi prelevati subito dopo l’abbattimento, equivale a pretendere che sia fatto in qualsiasi condizione di tempo e luogo, magari in una botte in mezzo all’acqua e in una giornata di pioggia.
Ora, per riassumere il nostro pensiero, lo sforzo deve essere concretamente commisurato al monitoraggio degli abbattimenti come conseguiti dopo ogni atto di caccia. Pertanto, con la dicitura “subito dopo l’abbattimento” si dovrebbe intendere (salvo ogni migliore implementazione) il capo di selvaggina migratoria materialmente raccolto a seconda dei vari tipi di caccia svolti. Ad esempio, per rendere possibile una regolare attività venatoria: § l’anatide abbattuto nell’acqua, venga segnato una volta raccolto e riportato dalla barca al capanno, in piena sicurezza; § il turdide, nella caccia da appostamento fisso, venga segnato al ritorno nel capanno dopo averlo raccolto sotto la pianta. Un approccio perciò modulato secondo le varie forme di caccia, onde evitare errate e stringenti interpretazioni dal servizio di vigilanza, foriero solo di inutili contestazioni giudiziarie stante la gravità della sanzione (ad esempio di ben 154,00 euro per ogni omessa segnatura) perché la finalità del legislatore, tende a ottenere “momento per momento” un monitoraggio complessivo per ogni specie prelevata al termine dell’annuale stagione venatoria.
La parola “abbattimento” deve essere considerata in un momento temporale relativo alla caccia alla migratoria che si sta svolgendo e deve avvenire in piena sicurezza perché ogni interpretazione deve essere vista nella realtà del contesto per cui il legislatore ha voluto che ciò avvenisse per fini di un monitoraggio complessivo per ogni specie prelevata. Certamente, sarebbe oltremodo opportuna un’interpretazione di buon senso, a livello nazionale, da parte dei soggetti preposti o, meglio ancora, inserendo una realistica dicitura nella legge comunitaria 2016 in via di preparazione da parte del Governo (Anuu Migratoristi).