"Il cacciatore in favola"
irrompe un anno fa nel mondo dell'editoria per l'infanzia con una raccolta di undici fiabe ispirate da detti popolari rivisti in chiave moderna per raccontare la figura del cacciatore per quella che è, libera dagli stereotipi negativi della cultura metropolitana, ambientalista e disneyana.
Scritto dai giovani autori trentini Patrizia Filippi e Luca Gottardi e illustrato da Daniela Casagranda, il libro, stampato in carattere Easyreading per facilitare la lettura ai dislessici, mette in evidenza alcuni paradossi della vita moderna e cittadina, per raccontare la verità sull'arte venatoria e introdurre i bambini al tema della biodiversità.
Il successo è stato immediato. La versione italiana, già perché il libro è disponibile anche in lingua inglese e tedesca, oggi viene letta ai bimbi nelle scuole dell’infanzia ed elementare della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, che, insieme alla Provincia Autonoma di Trento, patrocina moralmente il lavoro dei tre autori, così come fa la Sezione Cacciatori Trentini.
Il balzo al di là delle Alpi è avvenuto con la collaborazione delle Cacciatrici Suedtirolesi, grazie alle quali il libro è stato tradotto e stampato in inglese, e la prefazione è stata curata e patrocinata da Soňa Dr. Chovanová Supeková, Presidente del Working Group Artemis del CIC. Nell'edizione in tedesco la prefazione curata da Ebner Dr. Michl Presidente della Face. La raccolta di favole è stata addirittura presentata nell’illustre cornice del WaSHconference presso l’Università di Wageningen in Olanda. Il che ha permesso di far conoscere l’iniziativa editoriale a più di diciassette paesi in tutto il mondo, partecipanti alla conferenza.
Dato il grande clamore sviluppatosi attorno a questo libro, non potevano mancare le iniziative anticaccia. Sul sito di petizioni popolari, Change.org, è già partita una raccolta di firme per chiedere al Ministero della Pubblica Istruzione il ritiro dalla vendita del libro. Delle 2500 firme richieste ne sono già arrivate oltre 2000.