Dal dibattito sulla stampa riguardo al dossier “Furto di natura” di Wwf, che denuncia una situazione drammatica rispetto ai controlli sul bracconaggio in Italia, apprendiamo che la Lipu, in tutta Italia non conta che 80 guardie volontarie. Molte meno di quelle del Wwf, che comunque si ferma a 300.
La limitata capacità d'azione delle associazioni ambientaliste, è qualcosa che ammette anche il capo della Lipu, Fulvio Mamone Capria, che lamentando una sistematica diminuzione dei controlli dopo la riforma delle Province e in futuro a causa dell'inclusione della Forestale nel Corpo dei Carabinieri, ammette che: “è ingiusto e insensato pensare di demandare parte della vigilanza al volontariato”, anche perché, aggiunge, “i volontari non hanno funzioni di polizia giudiziaria. Quindi anche dopo aver scoperto degli illeciti, non possono procedere al sequestro delle armi o degli animali uccisi illegalmente”.
Singolare quindi il fatto che è proprio a queste associazioni e ai loro controlli che si riferiscono tante iniziative antibracconaggio, anche governative, spesso e volentieri sulla base di dati forniti da queste millantate autorità nel campo della protezione ambientale. Cosa vorrebbero contare con la loro manciata di volontari? La dura e pura verità è che, al di là della grande capacità mediatica delle sopracitate, sul campo, in fatto di capacità di controllo e di rilevamento dati, non contano quasi nulla.
Visto che quasi nessuno lo sa (i giornali per esempio non ne parlano), occorre ribadire che le associazioni venatorie, da sole, vantano un corpo di vigilanza di volontari costituito da almeno dieci volte tanto, che ad oggi sono serviti anche per il coordinamento di importanti azioni ambientali (vedi monitoraggio anti - incendi, ecc.), sotto controllo dell'ente pubblico. Ad esempio quelle di Federcaccia Toscana sono ben 463, e già superano il totale nazionale di quelle delle due "grandi" associazioni ambientaliste. Chiunque voglia può da questo dato elaborare un valore complessivo che abbracci tutte le regioni e tutte le AA.VV., Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, ecc.).