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Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles


martedì 4 ottobre 2016
    

Angela Popovic è la rappresentante di Federcaccia e Anuu Lombardia in Europa. Laureata in Ingegneria ambientale, ha una grande conoscenza della macchina burocratica delle istituzioni europee, ha lavorato presso la Direzione Generale Ambiente della Commissione Ue e al Parlamento europeo. E' quindi la persona giusta al posto giusto per tenere i rapporti con i deputati amici ma anche e “soprattutto con quelli ostili” e monitorare le iniziative e gli humor sulla caccia in Ue.
 
“A Bruxelles – dice lei in una recentissima intervista realizzata dalla Federcaccia - io sono l’ antenna del mondo venatorio presso la Commissione UE. Alla stessa stregua mantengo rapporti permanenti anche con i parlamentari europei, in particolare lombardi, presenti nell’Intergruppo: “Biodiversità, Caccia e Attività rurali“.  “A Bruxelles – spiega Popovic - , molti si impegnano per una caccia sostenibile ma non mancano i movimenti ostili. Per questa ragione la nostra presenza è molto importante. Fra i maggiori alleati in questa battaglia vorrei ricordare alcuni tra gli eurodeputati più sensibili su questi temi: il Presidente dell’Intergruppo, l’eurodeputato Karl-Heinz Florenz (tedesco), il Vice-Presidente Renata Briano (italiana) e Bendt Bendtsen (danese) e molti eurodeputati italiani”. L'intergruppo, che ha già portato a casa molti risultati concreti, ha garantito la  ripresa di un coordinamento internazionale a difesa della caccia nei prossimi cinque anni (2014 – 2019) e, con il sostegno di FACE, ha organizzato più di 15 riunioni presso il Parlamento europeo sui vari temi: Biodiversità, fauna selvatica, Fitness Check, Direttiva Armi, Caccia per trofei.

Alla domanda “quale tipo di caccia può avere futuro in questa Europa?”, la Popovic risponde: “non credo che una specifica pratica di caccia possa essere considerata più importante di altre. Naturalmente ci sono pratiche più popolari e diffuse. Ma alla fine questa è la scelta che spetta ad ogni cacciatore. Questo non toglie che le pratiche di caccia più affascinanti sono quelle collegate alle tradizioni locali ormai quasi dimenticate ma che alcuni cacciatori con passione continuano a trasmettere alle generazioni future. Per questo la priorità oggi dovrebbe essere di difendere le tradizioni e il nostro diritto di praticare – in modo sostenibile – la nostra caccia preferita. Federcaccia – conclude -
sta lavorando in modo che l’Europa non si svuoti di queste tradizioni in nome di ideologie che privino molti dei cittadini del diritto alla piena e responsabile coabitazione con la natura”.

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8 commenti finora...

Re:Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles

Caro S.B. Ho la netta sensazione che sia tu a dover maturare. La dove la caccia è privata si fa carniere di ogni specie e stanne certo che i cacciatori, ripeto cacciatori, sanno distinguere la selvaggina selvatica da quella d’allevamento. Per non parlare poi delle specie migranti. Sarà un caso fortuito o è la norma? Il privato ha tutto l’interesse di far cassa a differenza di nostri”para….statali” che tirano a far cassa, ma per le loro tasche dandoci in cambio solo pollame e migratoria quella che passa il convento stante l’atrofizzazione del territorio e schifezze varie.

da Paolo 04/10/2016 17.11

Re:Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles

X sb:<> Certo ma come sono stati ripartiti sul territorio, e come sono gestiti,come feudi personali, questo è il problema degli Atc italiani. Non possono esistere disparità macroscopiche fra Province della stessa regione ( esemp. VI 2 Atc -TV 16 Atc VR 6 Atc ). Quindi tutti queste differenze devono essere fatte sparire, tanti piccoli boss di Atc paesani devono andare a lavorare altrove e non vivere sulle spalle dei cacciatori paganti degli Atc. Ecco che allora si avranno meno sprechi e meno clientelismo delle varie AV che lucrano con la caccia ( non con le tessere solamente ).

da Bekea 04/10/2016 16.48

Re:Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles

Gli atc sono un modello d'espressione della regolamentazione venatoria piuttosto comune in Europa, dove non ci sono modelli analoghi vige l'esclusiva competenza del proprietario del terreno sulla selvaggina. Se non è zuppa è pan bagnato. Chi ancora protesta, non sa di cosa parla, e soprattutto non ha un'idea di come va il mondo. Pensa che nella caccia si possa vivere come più di 3-5mila anni fa, ma anche allora - questa è bella - i territori di caccia erano ovunque esclusiva competenza dei clan e delle tribù, prima ancora che con l'avvento dell'agricoltura si arrivasse al concetto di proprietà della terra. Prima o poi, maturerete anche voi, ve ne farete una ragione.

da S.B. 04/10/2016 15.48

Re:Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles

belloccia è belloccia parecchio..al di là di ogni ragionevole dubbio..

da toscano 04/10/2016 14.59

Re:Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles

La Sig.ra Popovic è la rappresentante di federcaccia Lombardia in Europa. Mi chiedo: anche le altre aa.vv lombarde hanno rappresentanti in europa? E le altre regioni italiane ,sono da meno?Sai che torre di babele?

da Arrabbiato 64 04/10/2016 14.29

Re:Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles

quoto Mariop al 100%

da marco col-mor 04/10/2016 13.58

Re:Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles

Fate in modo prima di tutto di trovare un altro modo di gestione della fauna a livello Europeo, così da eliminare gli ATC che tanti danni hanno prodotto alla caccia Italiana....

da Cacciatore 04/10/2016 12.09

Re:Angela Popovic: ecco cosa succede sulla caccia a Bruxelles

MA QUANDO FATE RIMETTERE LO STORNO CACCIABILE IN ITALIA? E' VERAMENTE VERGOGNOSO USCIRE COL FUCILE E POTER INCARNIERARE MAGARI L'UNICO MERLO CHE SI VEDE E NON POTER SPARARE ALLE MIGLIAIA DI STORNI CHE CI PASSANO SOPRA LA TESTA E CHE ORMAI SONO MILIARDI!MA CHE LEGGI DEL CAVOLO SONO QUESTE?PER NON PARLARE POI DEI DANNI CHE FANNO ALL'AGRICOLTURA!

da mario 04/10/2016 11.33