Su sollecitazione del cittadino e cacciatore Lucio Parodi, l'Assessore regionale alla Caccia, Giorgio Ferrero, chiarisce alcuni aspetti sulla razionalizzazione degli Atc e dei Ca decisa da una delbera approvata lo scorso 26 settembre.
Anzitutto l'aspetto della riduzione dei componenti a 10 per ogni territorio, che spiega Ferrero, ha come obiettivo quello di sfoltire gli attuali 760 rappresentanti nei 38 atc e ca piemontesi, dei quali a conti fatti partecipava in modo assiduo la metà dei nominati o poco più.
"Le indicazioni per le nomine - continua la nota - , come in passato, saranno in capo alle rappresentanza locali di agricoltori, cacciatori, ambientalisti ed enti pubblici: a loro il compito di indicare il meglio dei propri rappresentanti, senza privarsi delle "molte competenze specifiche". In base all'articolo 3 bis dei nuovi criteri, il Comitati saranno composti comunque dalla somma dei CdG originari e dunque in caso di due Comitati aggregati, il nuovo CdG avrà in ogni caso 20 componenti ed anche ciò dovrebbe permettere di mantenere all'interno del Comitato di Gestione le necessarie equilibrate competenze. La nomina di revisori "regionali" si ritiene sia anzitutto una garanzia per gli amministratori di atc e ca in primis in termini di omogeneità di azione degli stessi.
Infine, "in merito all'entrata in vigore della razionalizzazione - spiega Ferrero - , le confermo che questa avrà applicazione dall'attuale fase di rinnovo degli organi, in capo alle Amministrazioni provinciali, attività che dovrà concludersi entro il 2016. Le preciso altresì che tale razionalizzazione è solo di tipo amministrativo per la composizione dei CdG e non tocca la dimensione o i confini dei precedenti ambiti, nè i criteri di ammissione dei cacciatori negli ambiti stessi e dunque il cacciatore ammesso in un atc non è ammesso automaticamente nell'altro atc oggetto di razionalizzazione amministrativa".