Come annunciato, è stata depositata al Parlamento Europeo, un'interrogazione rivolta alla Commissione UE sull'operato dell'Ispra, che da anni ammette di non disponere dei dati per il calcolo delle piccole quantità prelevabili, la cui definizione è necessaria per autorizzare le cacce in deroga. A firmare l'interrogazione, dal titolo "Omesso censimento da parte dello Stato Italiano delle specie della fauna migratoria ai fini dell'applicazione della direttiva 147/2009", sono gli eurodeputati Lara Comi, Renata Briano, Salvatore Cicu, Paolo De Castro, Remo Sernagiotto e Damiano Zoffoli.
Ecco il testo:
"La direttiva 2009/147/CE prevede all'art. 9 la facoltà per gli Stati membri di autorizzare il prelievo in deroga a talune specie di avifauna selvatica.
La legge 157/92 ha recepito integralmente la direttiva. L'art. 10 della dir. 2009/147/CE richiede agli Stati membri un'attenzione particolare al censimento dei dati sul livello di popolazione degli uccelli migratori. L'Ispra, organo tecnico scientifico sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'Ambiente, a fronte delle richieste di attivazione del prelievo in deroga ex art. 9/1 c), argomenta da diversi anni circa la insufficienza di dati sul livello delle popolazoni predette. L'Ispra, altresì, ha eccepito la propria impossibilità di applicare il metodo di calcolo delle piccole quantità, come indicato dalla Commissione Europea stessa; risulta così impedita l'applicazione dell'art. 9 della direttiva.
In tale situazione:
- non ritiene la Commissione necessario svolgere un'indagine approfondita sull'effettiva applicazione dell'art. 10 Dir. 2009/147 in relazione all'art.1, comma 7 bis, L. 157/92 e in particolare relativamente all'allegato V alla direttiva stessa ed all'attività di censimento da parte dell'Ispra?
- non ritiene la Commissione opportuno specificare le modalità concrete di effettuazione del calcolo delle piccole quantità secondo quanto previsto dalla Guida interpretativa?" .