In Toscana è partito il piano triennale di abbattimento della volpe. La delibera della giunta regionale firmata lo scorso 17 ottobre stabilisce che la specie, considerata in sovrannumero e pertanto un serio problema a livello di ecosistema, potrà essere catturata con l’uso di trappole selettive o cacciata dai selecontrollori abilitati, anche con un fucile a canna liscia. Il provvedimento fissa a 4000 il limite massimo dei capi abbattibili, diviso per Atc.
“È un predatore nocivo – sottolinea l’assessore regionale alla caccia, Marco Remaschi – che si ciba di specie commestibili. Confido nei cacciatori, sappiamo che hanno interesse. Abbiamo agito dopo l’ok dell’ISPRA». Il presidente regionale di Arcicaccia, Fabio Lupi, è soddisfatto. “Non c’è più una tradizione venatoria – afferma – e lo scarso interesse culinario non aiuta. Ma c’è bisogno di praticarla per la biodiversità: proviamoci” (iltirreno.geolocal.it).