I due progetti di legge presentati da Berlato in Veneto che prevedono sanzioni a chi impedisce intenzionalmente l'esercizio della caccia e della pesca, sono stati approvati venerdì scorso dalla terza commissione consiliare dopo le consultazioni con le associazioni.
Tra queste c'era anche l'Associazione Cacciatori Veneti - Confavi, che in una nota della Presidente Maria Cristina Caretta, ne auspica una rapida approvazione. " Riteniamo - scrive Caretta - che in uno Stato di diritto nessuno può opporsi ad una attività assolutamente lecita, ammessa e normata dalle nostre leggi e dalla nostra Costituzione. Riteniamo intollerabile – continua il Presidente Caretta – che gruppi di persone ideologicamente contrarie alla caccia o alla pesca pur di impedire il normale svolgimento di queste attività arrivino a molestare, minacciare, umiliare cacciatori e pescatori".
Commenta positivamente anche la Fondazione per la Cultura rurale – Onlus: "considerato che le cronache riportano con sempre maggior frequenza notizie di azioni sconsiderate a danno di cacciatori e pescatori, perpetrate da gruppi di animal-ambientalisti estremisti, ci appare più che condivisibile l’iniziativa legislativa" evidenzia la Fondazione.
Polemiche dal Movimento 5 Stelle: "“I progetti di legge 182 e 18, che multano chi va a disturbare le attività di caccia e di pesca, sono inutili - ha dichiarato in proposito il consigliere Simone Scarabel - . È tutto un inutile show. Premesso che chi va a caccia e a pesca nel rispetto della legge ha tutto il diritto di farlo, non possiamo andare ad aggravare il caos legislativo su qualcosa che già può essere sanzionato”.