A seguito di alcuni articoli pubblicati dalla stampa locale in cui si sottolineava l'impossibilità delle guardie venatorie volontarie a poter svolgere la propria attività a causa del mancato coordinamento delle province, in Puglia si è generata una certa confusione sul tema. A tal proposito il dirigente del Nucleo di Vigilanza Ifae di Barletta, Giuseppe Cava, si rivolge alla Regione sollecitandola a fare chiarezza e ad emettere "specifica nota chiarificatrice da inviare alle associazioni afferenti al settore, agli organi di stampa ed agli enti locali, così da utilizzare al meglio la risorsa volontariato". |