Il Tar di Firenze in data 16 novembre 2016 ha parzialmente accolto l'istanza cautelare della Lav (Lega Anti Vivisezione) contro il Piano di controllo regionale della volpe per il periodo 2016 – 2018, sospendendone l’esecuzione limitatamente alla parte eccedente le aree di intervento indicate nel parere Ispra.
Il Piano della Regione Toscana, approvato il 19 luglio 2016, al fine di prevenire i danni da predazione sulla fauna selvatica e sugli animali domestici, così come sulle attività zootecniche, aveva disposto il prelievo della volpe in in aree molto ampie del territorio regionale (Zone di Ripopolamento e Cattura; Zone di Rispetto Venatorio; Aziende Faunistico Venatorie; Centri Privati di Riproduzione di Fauna Selvatica; singoli allevamenti di bassa corte su tutto il territorio regionale purché muniti di strutture antipredatorie preventivamente verificate) e non solo nelle due tipologie indicate dall’Ispra (prelievi limitati alle aree di produzione della selvaggina o di immissione di popolazioni destinate ad autosostenersi).
"Salva e impregiudicata la valutazione delle ulteriori censure proposte con il ricorso in sede di decisione del gravame nel merito - scrivono i giudici del Tar nell'ordinanza - , appare di tutta evidenza, anche alla sommaria valutazione propria della fase cautelare, come le indicazioni limitative di cui al parere ISPRA 13 aprile 2016 prot. n. 22844 non risultino sostanzialmente rispettate dal Piano di controllo impugnato". La trattazione di merito del ricorso è fissata per l'udienza pubblica del 17 maggio 2017.