“Con questa mozione vogliamo impegnare la Giunta regionale del Veneto a dare pronta attuazione a quanto stabilito dal recente pronunciamento del Consiglio di Stato, che con sentenza dello scorso 9 novembre (Guardie zoofile, nessun potere autonomo. La Lac perde l'appello al Consiglio di Stato) ha chiarito in maniera definitiva l’annosa problematica che riguarda i compiti e le prerogative delle guardie zoofile”. Queste le parole del Consigliere regionale Sergio Berlato a margine della presentazione in Consiglio regionale del Veneto di una mozione perché a livello regionale si assumano immediate iniziative per riportare ordine nell’esercizio dell’attività di controllo espletata da parte delle guardie volontarie e in particolare delle guardie zoofile in possesso del decreto prefettizio, che troppo spesso hanno travalicato i confini delle loro competenze.
“È necessario fare chiarezza – continua il Consigliere regionale – perché in molti casi la vigilanza sull’attività venatoria espletata indebitamente e illegittimamente dalle guardie zoofile, ha comportato l’applicazione alquanto soggettiva delle normative vigenti, tanto da creare una serie di contenziosi con le amministrazioni provinciali che hanno dovuto in molti casi procedere all’annullamento dei verbali elevati illegittimamente da queste guardie zoofile”.
Il Consiglio di Stato ha inoltre stabilito, con altra sentenza, che le guardie zoofile non esercitano un’attività così pericolosa da necessitare del porto di pistola per difesa personale e non rivestono funzioni di Polizia giudiziaria “si mette fine ad una anomalia – commenta Berlato – considerato il numero di verbali annullati, queste guardie volontarie avrebbero dovuto armarsi di buoni manuali sulle normative più che di pistole.”
“Con questo importante atto politico – in conclusione – vogliamo creare le condizioni perché cessi al più presto quello che è a tutti gli effetti un abuso. Se chiediamo ai cacciatori il rispetto delle regole, non è tollerabile che chi pretende di controllarli sia il primo a non rispettarle.”