"Una brutta vicenda sta interessando i capanni sul lago di Iseo, quelli per intenderci da sempre posizionali di fronte alle Torbiere di Clusane. Nei confronti di questi cacciatori è in atto da alcuni anni un odioso tentativo di eliminare i loro appostamenti". E' quanto rivela in una nota la Federcaccia di Brescia, che in questi giorni sta assistendo in ogni modo i cacciatori, specialmente quelli a cui è stato revocato il capanno nei primi giorni di novembre.
"Abbiamo messo a loro disposizione il nostro Ufficio Legale - evidenzia la Fidc bresciana - attraverso il quale i cacciatori hanno presentato venerdì scorso ricorso al Tar". Vorremmo però chiarire una volta per tutte che NON è stata aperta nessuna procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea sulla questione dei capanni da caccia. Nell’ambito di una generale procedura EuPilot, ovvero uno scambio di informazioni fra Stato Membro e Unione Europea, riguardante la questione dei siti Rete Natura 2000 in Italia è stato segnalato che era necessario un chiarimento sull’esistenza dei capanni da caccia in area esterna prospiciente il sito “Torbiere d’Iseo”.
"Quindi se qualcuno, responsabili di enti gestori, giornalisti e ambientalisti vari, ha problemi nella lettura dei documenti in arrivo di Bruxelles - si legge nella nota di Federcaccia - deve impegnarsi a risolverli senza continuare a demonizzare chi è e continua ad essere nel giusto. Anche in questo caso il nostro Ufficio Legale può essere di aiuto".