Il sito della FACE
presenta come progetto del mese ARTEMIS I, condotto con successo in Grecia grazie alla collaborazione di migliaia di cacciatori dell'arcipelago. Dal 1995 il progetto ha permesso di monitorare lo stato delle specie cacciabili, le tendenze demografiche e le caratteristiche delle specie migratorie che frequentano la Grecia. Il tutto per sopperire alla mancanza di dati scientifici statali, confutando quelli utilizzati ai fini restrittivi, al fine di giustificare la sostenibilità dei prelievi.
Un progetto impegnativo, che costa annualmente 30 mila euro (completamente coperti dalle quote annuali dei cacciatori) per il coordinamento del team scientifico (3 ricercatori principali, due tirocinanti e un professore accademico come ricercatore a capo dello studio). Ai cacciatori vengono consegnati appositi questionari durante la procedura di rinnovo della licenza annuale, prima dell'apertura della stagione di caccia, dove possono segnare un totale di 13 variabili per ogni uscita di caccia, segnando le specie avvistate (quelle oggetto della ricerca sono tutte le specie di uccelli cacciabili, più cinque mammiferi), il numero dei capi prelevati, la durata della loro uscita, ecc.
Dopo 21 anni di lavoro, i risultati di "ARTEMIS I" hanno dimostrato che in Grecia la caccia è un'attività sostenibile: il valore annuo del rapporto sui capi osservati e prelevati è infatti rimasto stabile durante tutti questi anni. Artemis al momento è l'unica fonte di dati affidabile, per quanto riguarda la caccia, utilizzata in Grecia.