E' in programma nella seduta di mercoledì 30 la discussione al Consiglio regionale veneto sulla nuova norma che prevede multe per chi molesta i cacciatori durante l'esercizio venatorio. Per l'occasione gli animalisti della Lav hanno organizzato un sit-in di protesta davanti Palazzo Ferro Fini dalle 14 alle 19, oltre ad una raccolta di firme per chiedere a Zaia di bloccare la legge e le immancabili valutazioni di intervento legale nelle sedi opportune. La norma, forte dell'esempio ligure (che ha disposto multe fino a 400 euro per chi intenzionalmente cagiona l'interruzione o turba il regolare svolgimento della caccia) è stata proposta dal presidente di Commissione Sergio Berlato ma prevede importi di sanzioni più alti rispetto alla Liguria: da 600 a 3600 euro.
Secondo la Lav, disturbare i cacciatori altro non è che una libera manifestazione di pensiero. “I cittadini contrari alla caccia, che rappresentano la maggioranza della popolazione, non possono essere esclusi per legge dal diritto costituzionale di manifestare il proprio pensiero – spiega Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali Selvatici – è una discriminazione inaccettabile, una violazione del diritto di espressione costituzionalmente garantito”.
Secondo l'associazione animalista, comunque, anche passasse la disposizione, sarebbe sufficiente "che un eventuale manifestante non interrompa né turbi tali atti. Se poi, lo stesso manifestante, andandosene in giro per le campagne dovesse spaventare lepri, fagiani o qualsiasi altro animale selvatico destinato per legge ad essere ammazzato dai cacciatori, non incorrerebbe ovviamente in alcuna violazione della norma autoritaria approvata dai consiglieri regionali liguri".
A causa di questa legge, aggiunge Vitturi, però, chiunque volesse difendere la sua proprietà e i suoi cari "dall’arrogante e pericolosissima presenza dei cacciatori, potrebbe essere denunciato dal cacciatore che dichiarasse di essere stato disturbato nell’esercizio del suo “diritto venatorio”, trovandosi nella posizione di dover dimostrare il contrario".