Dura la
reazione del Pd rispetto al testo di sintesi dei progetti di legge al vaglio in parlamento di cui il
senatore Orsi è relatore nel comitato ristretto all'interno della Commissione Ambiente. Roberto della Seta, capogruppo della Commissione, ha espresso
contrarietà del suo gruppo rispetto ad alcuni contenuti del testo, definendolo uno
stravolgimento della 157. “Se passasse – ha dichiarato Della Seta - diventerebbe possibile
sparare a sedici anni quando ancora non si può né votare né guidare l’automobile; cacciare animali selvatici, peppole e fringuelli nelle aree protette sotto il pretesto del
controllo faunistico; allestire
aziende venatorie private con caccia libera 365 giorni all’anno”. E ancora: “la caccia alla fauna
migratoria sarebbe possibile per chiunque su tutto il territorio nazionale, e non come oggi prevalentemente all’interno degli ambiti di residenza venatoria dei cacciatori”. Per Della Seta “la tutela della fauna selvatica cesserebbe di essere un ‘interesse nazionale, come sancito dalla nostra Costituzione, e verrebbe
azzerato il ruolo del’ex-Infs, l’Istituto nazionale per la fauna selvatica oggi accorpato nell’Ispra”. Inoltre “I bracconieri condannati pagando una multa avrebbero restituiti le loro armi”. Insomma per il senatore Della Seta e per il Pd questa riforma “ci esporrebbe a nuove
procedure d’infrazione da parte dell’Europa, e riporterebbe in Italia un anacronistico e fortunatamente separato scontro ideologico tra chi vuole l’abolizione della caccia e chi ne invoca una totale liberalizzazione”.
Il Partito Democratico ha annunciato una
netta opposizione in parlamento se questa di Orsi rimarrà la proposta del Pdl. “La nostra posizione - conclude il senatore del Pd - è la stessa sostenuta da gran parte del mondo venatorio, ambientalista, agricolo, e corrisponde, ne siamo convinti, al sentimento di gran parte degli italiani. Il nostro paese è atteso da mesi difficili, nei quali vi sarà bisogni di coesione solidarietà d’intenti: di tutto abbiamo bisogno tranne che di tornare a dividerci tra nemici della caccia e fautori di una caccia senza limiti e senza regole”.
In risposta alle critiche del Senatore Della Seta alla sintesi Orsi, che chiudono definitivamente il dialogo tra le due parti politiche sulla riforma alla 157, il relatore Orsi ha fatto notare come dal Pd in realt�non sia giunta alcuna alternativa. ''In questi nove mesi – ha ricordato Orsi - sono state presentate dieci proposte sulla riforma della 157, mentre il Pd non ha ritenuto di fare nessuna proposta, salvo quella della senatrice Poretti che prevede l'abrogazione dell'artciolo 842 del codice civile e quindi l'abolizione della caccia in Italia. Come relatore ho presentato alla Commissione un testo unificato delle proposte presentate e confermo la massima apertura verso tutti per ipotesi migliorative ed emendative''. ''In realta' il Pd - aggiunge Orsi - si e' dimostrato incapace di trovare una sintesi al proprio interno, e quindi costretto a rifiutare il confronto nel merito, a differenza dell'atteggiamento costruttivo che su questa materia ha dimostrato invece l'Italia dei Valori.
Orsi sottolinea come gli argomenti ultilizzati dal Partito Democratico siano stati finora privi di riscontri al testo presentato “Il Pd utilizza argomenti inconsistenti – fa sapere Orsi - facendo copia e incolla dei comunicati dei Verdi e dell'ambientalismo radicale. Auspico che di caccia all'interno del Pd decida di occuparsi di caccia qualcun altro oltre a Della Seta, magari i parlamentari provenienti dalle regioni amministrate storicamente dal centrosinistra, che da sempre hanno auspicato una revisione della normativa sulla caccia che prenda atto dei problemi ormai insostenibili dei danni alle produzioni agricole e dei riequilibri ambientali derivanti dall'incontrollato proliferare di alcune specie, come il cinghiale e gli ungulati''.