“Il Consiglio regionale del Veneto con questo voto ha voluto esprimere in maniera inequivocabile la sua contrarietà a questo contestato progetto, mandando un segnale forte e chiaro al Governo ed al Parlamento nazionale”. Si è espresso così il Consigliere regionale del Veneto e Presidente della Terza Commissione consiliare Sergio Berlato (FdI-AN-MCR) a seguito dell’approvazione nella seduta odierna del Consiglio regionale del Veneto della mozione, di cui è presentatore, contro l’istituzione del Parco Nazionale del Delta del Po.
“Il Parlamento ha proposto delle modifiche alla legge quadro sulle aree protette, la 394/91, che prevedono, tra le altre cose, la creazione di tre nuovi parchi nazionali – prosegue il Consigliere Berlato – e uno di questi, denominato Parco del Delta del Po, interesserà anche la nostra Regione”.
“I cittadini devono sapere che se il Parco verrà istituito, le Regioni e le comunità locali verrebbero esautorate dalle decisioni su quel determinato territorio – denuncia il Consigliere - perché a regolamentare o vietare le attività che gli abitanti hanno sempre esercitato su quei territori sarà l’Ente parco di nomina governativa che risponderà al governo nazionale e non certo alle necessità espresse dai cittadini e dalle comunità locali. Questo potere verrebbe esercitato non solo nelle aree già interessate dall’esistente Parco regionale del Delta del Po, ma con l’istituzione del Parco nazionale verrebbe esteso anche alle aree contigue nelle quali vengono incluse anche le aree facenti parte della rete ecologica comunitaria RETE NATURA 2000.”
“Questo scellerato DDL purtroppo è già stato approvato in Senato – ricorda Berlato – ed è stato trasmesso alla Camera dei Deputati per la sua definitiva approvazione. La mozione approvata oggi dal Consiglio regionale è un atto politico importante che impegna la giunta regionale del Veneto ad esercitare ogni utile pressione sul Governo nazionale per scongiurare l'approvazione del nuovo parco nazionale. L’istituzione di un nuovo Parco nazionale non porterebbe ad una più efficace difesa dell’ambiente, bensì rappresenterebbe l’ennesima imposizione delle volontà del Governo centrale senza armonizzarle con le necessità, gli usi, i costumi e le attività economiche da sempre esercitate dalle popolazioni locali. In un momento di grave difficoltà economica – conclude Berlato - il governo non trova i soldi sufficienti per aiutare le famiglie e le imprese in difficoltà ma trova i soldi per istituire nuovi carrozzoni mangiasoldi che non producono alcun effetto positivo né per la fauna, né per l'ambiente e tantomeno per le popolazioni residenti. E’ ora di dire basta alla parco-mania e capire che l’ambiente si tutela gestendolo in armonia con le attività antropiche e non mettendolo sotto una campana di vetro”.