La
sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito che le guardie zoofile non possono esercitare vigilanza venatoria autonoma, anche se riferita alla situazione Piemontese, sta costituendo un
punto di riferimento solido in tutta Italia. E' il caso dell'Atc Vomano che negli scorsi giorni ha dichiarato guerra alle guardie ambientali della
Gadit. Secondo il Presidente dell'Atc, Franco Porrini "in diverse occasioni hanno voluto arrogarsi un diritto in materia venatoria che adesso anche il Consiglio di Stato ha stabilito che non è legittimo".
"Il presidente Ercoli - evidenzia Porrini - aveva più volte dichiarato di voler fare addirittura una task force nella vigilanza durante la stagione della caccia ma ciò non è possibile per legge. Mi auguro – ha concluso il presidente dell’Atc Porrini – che anche gli enti preposti, a cominciare dalla Provincia per arrivare al nuovo reparto Forestale dei Carabinieri (che hanno sostituito il Corpo Forestale) recepiscano questa sentenza e c
hiariscano alla Gadit il proprio ruolo e i compiti a loro preposti".
Ribatte Gaetano Ercoli, presidente Gadit: "noi guardie Ambientali d'ITalia pretendiamo che coloro che sono preposti a rappresentare i cacciatori, quantomeno abbiano il quadro delle leggi in materia faunistica ambientale e conoscano la differenza tra una autorizzazione Prefettizia e una autorizzazione REgionale, che abilita colui che ne è in possesso del decreto di nomina al controllo zoofilo veantorio. Comprendiamo bene il tentativo del presidente Porrini di divulgare la Sentenza del Consiglio di Stato, screditando le Gadit, che altro non fa che ribadire la normativa vigente, a suo uso e consumo".