In queste ore l'Unesco ha dichiarato la Falconeria italiana patrimonio culturale dell'umanità. Lo riferisce su facebook Patrizia Cimberio, falconiera e membro dell'International Association for Falconry and Conservation of Birds of Prey (IAF). La falconeria, già riconosciuta nel 2010 patrimonio immateriale dell'Umanità in 11 Paesi (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Corea, Mongolia, Marocco, Qatar, Arabia Saudita, Spagna, Siria ed Emirati Arabi Uniti), è stata ora riconosciuta anche dalla commissione Unesco italiana. Oltre alla falconeria italiana, sono arrivati i riconoscimenti Unesco anche per Germania, Portogallo, Kazakistan e Pakistan. In tutti questi paesi l'Unesco ha riconosciuto della falconeria come Living Heritage of Humanity.
Riportiamo di seguito la definizione già approvata dall'Unesco nel 2010. "La falconeria è una delle più antiche relazioni tra uomo e uccello, risalenti a più di 4000 anni fa. La falconeria è una attività tradizionale con gli uccelli rapaci addestrati a prendere prede nel loro habitat. Si tratta di una attività naturale, perché il falco e la preda si sono evoluti insieme nel corso di milioni di anni, la loro interazione è un dramma antico. Il falco è adattato a cacciare la preda e la preda si è evoluta in molti modi per sfuggire al falco Questo porta ad una visione affascinante, nel modo in cui funziona la natura e pone una sfida intellettuale per il falconiere nella sua comprensione del comportamento. Il suo compito è quello di portare gli attori insieme sul palco della natura. Per fare questo il falconiere deve sviluppare una forte relazione e sinergia con il suo uccello".