Con una lettera inviata al Presidente di Fidc Toscana Moreno Periccioli e al Presidente nazionale Fidc Gian Luca Dall'Olio, Sergio Sorrentino, Presidente nazionale dell'Arci Caccia, replica alla lettera del 28 novembre di Periccioli, in cui si accusava Arci nazionale di un'eccessiva attenzione sulle vicende toscane. Il motivo del contendere è, in particolare, una comunicazione inviata dalle associazioni toscane alla Regione con le prime osservazioni sulla riforma degli Atc e divulgata dall'Arci caccia.
"Noi abbiamo apprezzato che il livello organizzativo dell’ARCI Caccia della Toscana e la Federazione di Firenze abbiano voluto diffondere la lettera e che la Federazione ARCI Caccia di Firenze abbia sentito il dovere di convocare una riunione sui temi della nuova legge chiedendo la partecipazione anche del Direttore Generale, per l’importanza che la riforma toscana ha in un momento in cui il dibattito sulla Costituzione apre scenari e spazi da analizzare, per l’attività venatoria" sottolinea Sorrentino, aggiungendo che "e’ ovvio, naturale, che la base, i Circoli siano informati e partecipino. I presenti alla riunione dei Circoli di Firenze hanno fatto conoscere il documento ad altri cacciatori. Hanno fatto bene. Se poi la polemica è sui numeri di quanti possono essere a conoscenza di un documento o qual è lo spartiacque tra privato e pubblico, è cosa lontana da noi".
Continua Sorrentino: "Comunicare ai siti è pubblico, fare i volantini è privato? Il problema non ci riguarda Per evitare equivoci futuri si potrà dare indicazione che un documento dopo averlo letto, venga mangiato. Nel contempo ribadiamo che noi pubblichiamo a tutto campo le notizie, le informazioni che ci arrivano e che raccogliamo. Siamo grati per la fertilità della Toscana accompagnata però da una certa distrazione su quanto accade nel resto d’Italia".