Dopo l'annuncio della Regione sulla modifica del Regolamento sugli ungulati, l'Arci Caccia di Teramo denuncia una situazione di “stagnazione” nell'ambito della discussione del provvedimento in Commissione. La modifica, che dovrebbe rispondere in maniera urgente alla proliferazione dei cinghiali, riaprendo la caccia in squadra in zone attualmente vietate, pare essersi arenata nella fase di discussione, con l'aggiunta di proposte alternative che fanno discutere.
Il gruppo d'opposizione (Forza Italia), con il supporto di 8 Atc abruzzesi, avrebbe presentato un testo che prevede l’applicazione ai cacciatori abruzzesi di una supertassa per la caccia al cinghiale con versamento di 800 euro a squadra e 40 euro a singolo che finirebbero nelle tasche degli stessi richiedenti ATC. Per l'Arci Caccia Teramo, siamo al paradosso, visto che i cacciatori attualmente sono gli unici che si stanno impegnando a proprie spese ed efficacemente sull’abbattimento della specie.
"La lentezza con cui la Commissione Regionale e l’Assessore Pepe stanno conducendo questa semplice riforma della caccia al cinghiale, fatta di rinvii continui, - scrive Arci Caccia Teramo - la dice lunga sugli interessi politici e, ahimè anche economici, che girano intorno al cinghiale. Evidentemente la Regione preferisce continuare a pagare i danni crescenti che il cinghiale provoca all’agricoltura, dentro e fuori i Parchi Regionali, anziché affrontare risolutivamente la questione approvando rapidamente il testo in discussione in Commissione".