"Le guardie zoofile volontarie provviste del solo decreto prefettizio non possono operare controlli venatori. La Provincia effettui le opportune verifiche e segnali coloro i quali, al momento dei controlli, erano sprovvisti del necessario titolo abilitativo regionale". E' quanto scrive Emiliano Galvanetto, presidente di Federcaccia Vicenza nella lettera inviata ai servizi Caccia e pesca di Provincia e Regione e alla Prefettura di Vicenza.
La questione, secondo Galvanetto, è semplice. "Da anni – afferma – le guardie zoofile volontarie delle diverse associazioni animaliste effettuano controlli venatori con il solo decreto prefettizio. Recenti pareri del ministero dell’Interno, però, chiariscono bene la questione, affermando in modo chiaro e inequivocabile quali siano i requisiti necessari. In particolare, le guardie, per poter effettuare i controlli, necessitano di un apposito titolo abilitativo rilasciato dalla Regione".
Il presidente cita il parere del ministero datato 26 ottobre 2016 e la recente sentenza del Consiglio di Stato 2479/2016 in cui si evidenzia che le guardie zoofile non possono controllare autonomamente i cacciatori, senza quindi necessaria abilitazione della Regione. "Alla luce di questo – sottolinea Galvanetto – riteniamo che l’inveterata prassi, mai ammessa e finora tollerata, circa la possibilità che le guardie zoofile volontarie eseguano controlli di vigilanza venatoria in quanto dotate del solo decreto prefettizio debba cessare. Chiediamo alla Provincia di adottare tutte le garanzie affinché venga svolto un accurato controllo circa l’identificazione delle guardie volontarie e di segnalare quei soggetti che al momento del controllo erano sprovvisti del titolo abilitativo regionale, le cui proposte di verbale, di conseguenza, non sono valide e quindi vanno annullate. Chiediamo inoltre che si adottino in via d’urgenza misure atte ad evitare che questo si ripeta. In caso contrario Federcaccia consiglierà ai propri associati di intraprendere ogni azione giudiziaria appropriata".