C'era anche l'Assessore Fernanda Cecchini all'incontro di metà mandato di Federcaccia Umbra, organizzato per fare il punto sul percorso compiuto e su ciò che ancora c’è da fare, ma anche per incontrare i presidenti dei territori in prossimità delle feste natalizie e informare, informandosi, sui recenti studi riguardanti la gestione di alcune specie di avifauna migratoria e stanziale. La Cecchini ha fatto gli onori di casa rimarcando l’importanza del mondo venatorio per la gestione del territorio e, soprattutto, quanto il connubio caccia-scienza sia d’aiuto alle istituzioni per la stesura dei calendari venatori.
E’ stata poi la volta degli interventi scientifici: il dottor Roberto Mazzoni della Stella ha trattato il tema delle criticità e possibili alternative dei sistemi attuali di gestione della selvaggina nobile stanziale; Alessandro Tedeschi (Ufficio Avifauna Migratoria FIdC) ha illustrato il progetto Scolopax Overland; al dottor Daniel Tramontana (Ufficio Avifauna Migratoria FIdC) è spettato parlare del Piano di Gestione Nazionale dell'Allodola e, infine, il dottor Simone Alemanno ha parlato del Progetto Coturnice in Umbria.
Al termine delle relazioni il presidente nazionale di Federcaccia Gian Luca Dall'Olio ha chiuso il convegno mettendo a confronto alcune realtà limitrofe a quella italiana e le scelte operate dal mondo venatorio nostrano nel recente passato, rivendicando, appunto, la necessità di essere padroni del proprio destino anche per i cacciatori italiani, al pari dei loro colleghi europei. Un percorso che passa necessariamente attraverso una maturazione collettiva e scelte che porteranno risultati a medio termine, privilegiando la qualità alla quantità sotto ogni aspetto.