L'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava ha incontrato alcuni rappresentanti di associazioni venatorie della provincia di Brescia, per un confronto sulle problematiche del bracconaggio, insieme al consigliere regionale Giampietro Maccabiani e ai parlamentari Tatiana Basilio, Ferdinando Alberti e Claudio Cominardi.
FENOMENO MODESTO - "Un fenomeno modesto nei numeri - ha rilevato Fava -, non tale da spingerci a gesti estremi nei confronti dell'attività venatoria. Ciò non toglie che ce ne stiamo facendo carico: l'incontro di oggi va nella direzione di aprire una fase di dialogo tra soggetti portatori di interessi contrapposti, che, rispettando le singole posizioni, devono confrontarsi nell'interesse generale del sistema. I cacciatori, da un lato, devono emancipare la propria immagine pubblica e affermare i valori positivi dell'attività che svolgono, e dall'altro l'universo ambientalista e animalista deve mostrare maggior disponibilità a confrontarsi con una attività lecita e legittima. Un dibattito costruttivo, nei toni a tratti vivace, ma me lo aspettavo. La questione è alla nostra attenzione, e ci interessa particolarmente".
LE ASSOCIAZIONI VENATORIE - "E' stato un incontro positivo - ha detto Franco Russo, Italcaccia Brescia -, bisogna lavorare sulle tradizioni, innovando. Non c'è un atteggiamento di chiusura sulla caccia: servono criteri moderni, da terzo millennio". "Uno scambio franco di idee, in cui sono emerse posizioni anche forti - ha spiegato Marco Bruni, presidente Federcaccia Brescia - anche il nostro mondo deve cambiare. Puntiamo molto sull'aspetto culturale: l'art.1 della legge nazionale lo dice chiaro, la fauna è patrimonio indisponibile dello Stato, ma 70 mila cacciatori non possono abusare di un patrimonio di tutti. Devono adeguarsi e rispettare le leggi"
POLITICA COLLABORI CON ASSOCIAZIONI - "Vogliamo collaborare con le associazioni - ha detto il consigliere regionale Maccabiani -; senza di loro il fenomeno del bracconaggio sarebbe difficile da contrastare, non servono solo azioni. Occorrono prevenzione e cambiamento culturale. Certo, le posizioni sono differenti, ma vogliamo avere tutti gli strumenti possibili per contrastare le irregolarità. È importante che il mondo venatorio prenda una posizione chiara e precisa contro il bracconaggio".
PIANO FAUNISTICO VENATORIO IN DIRITTURA D'ARRIVO - "Utile e positivo che si sia aperto un dialogo con una parte della nostra opposizione - ha detto, in conclusione, l'assessore Fava -. Su questo tema il fatto che parti opposte si siano parlate è utile per tutti. Si apre una fase, quella di approvazione del piano faunistico venatorio. Il dibattito deve continuare. La caccia ha elementi positivi, è un diritto, e consente anche la gestione del territorio. C'è chi sbaglia, ma non dobbiamo criminalizzare tutti per colpa di qualcuno".
(Lombardia Notizie)