In streaming durante tutta la Conferenza regionale
Caccia tra passione e sostenibilità: uno sguardo al futuro
(Per gentile concessione della Provincia di Arezzo)
Alle ore 12.30 di oggi 14/02/2009 la conferenza si è conclusa.
Si è svolta lo scorso fine settimana (venerdì 13 e sabato 14 febbraio 2009) la Conferenza regionale sulla caccia toscana. I personaggi più importanti della sfera venatoria regionale si sono confrontati sui temi del rinnovamento generale della normativa venatoria contenuti in un documento programmatico presentato dal dirigente del settore caccia Paolo Banti. Nel pomeriggio di venerdì 13 febbraio sono intervenuti Claudio Galletti dell'Unione Regionale Province Toscane, Luigi Sacchini, presidente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, Aldo Manetti, Presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Toscana, Piero Pizzi, Consigliere Regionale, Marco Betti, Assessore alla Difesa del Suolo e del Servizio Idrico della Regione Toscana, Michi Ebner, Presidente Intergruppo Caccia sostenibile Biodiversità E1 e Attività Rurali del Parlamento Europeo, oltre a rappresentanti delle associazioni venatorie, agricole, ambientaliste, degli ambiti territoriali di caccia e delle amministrazioni provinciali.
Sabato 14 febbraio (sempre in streaming su questo portale) alle 10.30 c'è stato l'intervento del presidente della Regione Toscana Claudio Martini, dopodichè alle 11 una tavola rotonda dal titolo La caccia nella cultura e nella società presieduta da Roberto Pippan, giornalista TGR – RAI Economia, con la partecipazione di Albino Caporale, direttore generale D.G. Sviluppo Economico Regione Toscana, Gian Maria Fara, Presidente Eurispes, Rosario Trefiletti, Presidente Nazionale Federconsumatori e Zeffiro Ciuffoletti, docente universitario.
In apertura di mattinata, si è tenuta la sosttoscrizione del documento programmatico da parte dei rappresentanti delle categorie e delle istituzioni, e siè individuato il percorso temporale per gli aggiornamenti normativi.
Cosa dice il documento programmatico:
Il dirigente regionale del settore Caccia Paolo Banti ha illustrato gli aspetti essenziali del Documento Programmatico che apre la porta ad una revisione della legislazione in ambito faunistico venatorio. Tra le priorità si evidenzia quella di ridefinire ruoli e responsabilità degli organi istituzionali, delle Atc e di tutti gli organismi coinvolti e ristabilire livelli di governance con miglior chiarezza.
Il documento individua risultati strategici suddivisi per argomenti. Per quanto riguarda il Piano faunistico venatorio regionale sarà posta particolare attenzione a rafforzare l'integrazione fra la programmazione faunistica e gli altri strumenti di pianificazione, affidando alla Regione il ruolo della programmazione e garantendo alle Provincie un ruolo di programmazione attiva a livello locale, attraverso obiettivi programmati e il potenziamento della raccolta dei dati faunistici con adeguati strumenti di monitoraggio e valutazione a cui subordinare l'erogazione delle risorse finanziarie.
La regione intende portare avanti l'impegno finora dimostrato in merito alla Gestione degli ungulati, formulando nuove strategie per ridurre le popolazioni a densità sostenibili e quindi diminuire l'impatto sull'agricoltura. In particolare saranno presi provvedimenti per la riduzione del cinghiale nel più breve tempo possibile prefissandosi l'obiettivo di una totale sostenibilità entro due anni. Le Provincie verranno incaricate di predisporre piani di gestione annuali comprendendo le aree a divieto di caccia e saranno chiamate a raggiungere precisi obiettivi di contenimento. Nel caso di situazioni emergenziali saranno le stesse provincie ad intervenire con efficaci piani di controllo ad hoc. Periodo: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio, anche in presenza di neve.
Per il cervo e il daino il prelievo sarà disciplinato anche per i territori esclusi dall'ambito di applicazione inclusa nel regolamento regionale, attraverso strategie non conservative di selezione. Per quanto riguarda il capriolo verranno incrementati i prelievi e il numero dei cacciatori abilitati. Per diminuire gli incidenti di caccia verranno inoltre incrementate le iniziative per la sicurezza dei cacciatori attraverso corsi di aggiornamento in collaborazione con le associazioni venatorie.
Decise innovazioni per l'Avifauna migratoria attraverso il miglioramento delle conoscenze sullo stato di conservazione delle specie ed il superamento del regime di eccezionalità nella gestione delle specie problematiche; per lo storno, in attesa di un diverso regime di controllo, si contiunerà a provvedere con le deroghe.
Per la fauna stanziale rimane l'obiettivo di aumentare le capacità di riproduzione naturale delle specie, per le immissioni viene stabilito che rispondano a criteri tecnici e di qualità previsti dai disciplinari Arsia.
Tra le novità è prevista l'istituzione di un Coordinamento regionale degli Atc per facilitare il confronto diretto e lo scambio di esperienze. A tutti i cacciatori residenti in Toscana verrà garantita la mobilità venatoria alla sola avifauna migratoria senza l'onere della teleprenotazione (da appostamento temporaneo). Per la vagante, ci si potrà iscrivere agli atc interessati.
Una particolare pressione verrà fatta dalla regione per attivare il trasferimento alle Regioni del 50 per cento dei proventi delle tasse di concessione governativa come previsto dalla legge 388/2000 al fine di coordinare gli interventi faunistici e la programmazione regionale.
Verranno inoltre rivisti e migliorati i ruoli degli istituti faunistici e faunistico venatori.
Scarica il Comunicato stampa della regione Toscana
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