In Sardegna ancora nessuna risposta ufficiale dall'Assessorato regionale sulla richiesta, avanzata dalle associazioni venatorie in merito al posticipo della chiusura della caccia a beccaccia, tordo e cesena fino al 29 gennaio 2017. Dopo numerosi solleciti per la convocazione del Comitato faunistico regionale, le associazioni Cpa, Fidc e Ucs, in un comunicato evidenziano che "appare lampante che la situazione di stallo sia di natura palesemente politica".
Non si spiegherebbe altrimenti, visto e considerato, evidenziano le tre associazioni, che sussistono gi�tre sentenze esecutive emesse dai Tar delle Marche, Liguria e Toscana, che sanciscono la legittimità di poter cacciare le specie citate fino al 31 gennaio e dato che altre regioni italiane, dopo il pronunciamento del Tar del Lazio, avvenuto il 6 dicembre 2016, hanno prolungato il prelievo a dette specie. Le associazioni fanno sapere che "nel caso in cui i cacciatori sardi e le attività commerciali del settore, dovessero subire l'ennesimo sopruso, in accordo con le altre associazioni venatorie e l'associazione Armieri Sardi, scenderanno in piazza a manifestare per rivedicare le proprie legittime richieste.